L’alfabeto e la lingua
Una storia di grandi confusioni

La decisione di pubblicare questa pagina è nata dall’impossibilità di ricevere risposta dal sito dell’Organizzazione Coreana del Turismo (Korea Tourism Organization www.visitkorea.or.kr), la cui casella postale (english@visitkorea.or.kr) risulta costantemente piena, per cui non accetta più messaggi in arrivo. Quindi, “a mali estremi, estremi rimedi”. La Korea Tourism Organization (KTO) è la fonte del video e dell’articolo di cui qui si parla. Lo scopo ultimo di questa nostra pagina è quello di far conoscere agli organi competenti gli errori che sono contenuti nei loro lavori e di far sì che quei lavori vengano corretti o eliminati dai siti in cui compaiono.


C

hi ha seguito quanto è stato riportato in questo sito a proposito dell’alfabeto coreano (Hangeul) saprà che quell’alfabeto è diverso da quello latino adottato dalle principali lingue del mondo e saprà anche che l’alfabeto coreano, definito come “morfo-fonematico”, ha molti pregi rispetto al nostro alfabeto. Avrà anche sentito dire che l’alfabeto coreano è perfetto per i suoni del coreano, ma che non è altrettanto valido per rappresentare i suoni di altre lingue.

Di recente la Corea ha deciso di pubblicizzare in modo massiccio il proprio alfabeto e di farlo addirittura adottare da altri popoli ancora privi di un loro sistema di scrittura (si veda L’alfabeto coreano usato anche in Indonesia!). Si sta anche facendo di tutto perché il coreano venga considerato una delle principali lingue del mondo.

In questa marea di informazioni sulla lingua coreana e sul suo alfabeto vi sono però certe pagine web e certi video, diffusi dai media coreani governativi, che forniscono informazioni sbagliate, che possono indurre in errore chi non è uno specialista della materia.

Il coreano ha appena 500 anni di vita?

Di recente un articolo pubblicato su un quotidiano italiano affermava che il coreano è una lingua giovane in quanto ha poco più di cinque secoli, essendo stata inventata nel quindicesimo secolo.

Il giornalista che ha scritto questo articolo si è certamente basato su quanto pubblicato nella pagina web “Hangeul – Korea’s Official Language” edita dall’Organizzazione Coreana del Turismo (KTO) che, parlando dell’alfabeto coreano (Hangeul) lo chiama “lingua ufficiale della Corea”. Quella pagina del sito governativo del turismo inizia affermando che “Hangeul, la lingua ufficiale della Corea, fu all’origine inventato dal re Sejong alla metà del quindicesimo secolo” (“Hangeul, Korea’s official language, was first invented by King Sejong during the mid-15th century.”). Di fronte a un’affermazione così precisa e proveniente da tale autorevole fonte, chi potrebbe pensare che ciò non sia vero? Eppure, il re Sejong non ha di certo inventato la lingua, ma solo l’alfabeto. Chiunque dovrà ammettere che, fra i due concetti, c’è una bella differenza.

C’è da chiedersi se, nell’Organizzazione Coreana del Turismo, non vi sia nessuno che conosca l’inglese e che si accorga degli errori madornali che vengono messi in rete dal loro Organismo.

Nota del mese di agosto 2010.

A un anno esatto dalla pubblicazione di quanto sopra, notiamo che la pagina web citata è stata in minima parte corretta da qualcuno che si è limitato a correggere il titolo (che ora dice Hangeul – Korea’s Official Alphabet) e la prima parte della prima riga del testo, lasciando però invariato tutto il resto, dove la confusione fra lingua e alfabeto continua a esistere.

Ma è mai possibile che l’Organizzazione coreana del turismo (KTO) non si renda conto di questi incredibili e assurdi errori?

Aggiunta del 23 aprile 2012

Un ulteriore controllo di quella pagina ci assicura che gli errori sono stati ora tutti corretti.

Ma il bello deve ancora venire...

Quanto si legge in quella pagina, però, non è niente in confronto ad un video che viene pubblicizzato dal sito governativo www.korea.net in una pagina intitolata “Korean Cultural Features” (“Caratteristiche culturali della Corea”). Da quella pagina si può scaricare (Download) un video che è presentato col titolo “Hangeul - The Korean Alphabet”. Il download risulta parecchio lento, ma vale la pena di scaricarlo subito ora perché, probabilmente, non appena ― grazie a questa pagina di critica ― si accorgeranno degli errori contenuti nel video, i gestori del sito www.korea.net elimineranno il riferimento. Se l’avrete scaricato, potrete verificare che quanto viene qui sotto riportato corrisponde alla pura verità.

Il video in questione, la cui fonte è sempre la suddetta “Organizzazione Coreana del Turismo”, è in inglese, le immagini e la musica sono poco interessanti e non c’entrano per niente con il tema, ma vale la pena di ascoltare quanto viene detto dallo speaker, perché questo fa veramente rizzare i capelli.

Ecco uno stralcio delle amenità che vi si sentono.

Hangeul is a phonetic language where each alphabet has one phoneme.
(L’Hangeul è una lingua fonetica dove ciascun alfabeto ha un fonema)

A parte il fatto che l’Hangeul non è “fonetico”, ma “fonematico”, qui nessuno si è accorto che l’Hangeul non è una lingua, ma un alfabeto. E inoltre l’affermazione che “ciascun alfabeto ha un (solo) fonema” fa pensare che lo speaker che leggeva il testo avesse la testa altrove. Un alfabeto non può essere costituito da un solo fonema!!! Forse voleva dire “each alphabet letter has one phoneme” (“ogni lettera dell’alfabeto ha un fonema”).
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Hangeul has 24 basic phonetic letters while the Roman alphabet has 26 phonetic letters.
(L’Hangeul ha 24 lettere fonetiche di base, mentre l’alfabeto romano ne ha 26)

Qui si vuole far credere che l’alfabeto coreano sia superiore a quello latino perché ha un numero di lettere minore, oppure che sia perlomeno molto simile all’alfabeto latino come numero di lettere. Secondo l’Istituto Nazionale della Lingua Coreana (si veda I suoni corretti del coreano) le lettere dell’alfabeto coreano sono 40 e non 24.
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Hence Hangeul is a unique language where each letter has one phoneme and one syllable.
(Di conseguenza l’Hangeul è una lingua unica in cui ogni lettera ha un fonema e una sillaba)

Dopo aver prima detto che l’Hangeul è fonetico, qui adesso si tirano in ballo i fonemi, ma si dice anche che in questa lingua particolare “ogni lettera ha un fonema e una sillaba”. È piuttosto difficile capire il significato di queste parole senza senso. Ci si chiede perché, dopo aver detto che ogni lettera ha (corrisponde a) un fonema, sia stato aggiunto “e una sillaba”. Vuol forse dire che ogni lettera dell’alfabeto coreano può costituire una sillaba? Vada per le vocali, ma che ne diciamo delle consonanti? È chiaramente un’assurdità.
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Another distinctive feature of Hangeul is that each letter only has one sound. In other words, Hangeul is a phonetic language.
(Un’altra caratteristica distintiva dell’Hangeul è che ogni lettera ha soltanto un suono. In altre parole, l’Hangeul è una lingua fonetica.)

Qui ci si arrampica sugli specchi affermando cose non vere, solo per provare che cosa? Che l’alfabeto coreano è “perfettamente fonetico”, dove ogni lettera corrisponde a un preciso suono? A parte il fatto che qui si dice “lingua” fonetica, e non “alfabeto”, non si può certo affermare che le lettere dell’alfabeto coreano abbiano sempre lo stesso suono. Basti pensare a tutte le variazioni che si hanno nell’incontro fra le occlusive finali di una sillaba grafica e una nasale iniziale della sillaba grafica seguente. Ma tutto il discorso qui è sempre mirato a ottenere lo scopo che deve essere raggiunto a ogni costo, cioè dimostrare che l’alfabeto coreano è “fonetico”, proprio come l’alfabeto occidentale preso a modello.
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For instance, when you write Hangeu, which means “Korea” in English
(Per esempio,quando si scrive Hangeu, che significa “Corea” in inglese)

Hangeu” non significa “Corea”, né in inglese, né in coreano. Forse lo speaker pensava ad “Hangeul”, mentre avrebbe dovuto dire “Hanguk”. Infatti subito dopo, a video, compare la scritta 한국 che si pronuncia, appunto, Hanguk, con la k finale implosiva.
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Consonants in Hangeul also have a single pronounciation that is used in any word.
(Anche le consonanti nell’Hangeul hanno un’unica pronuncia che viene usata in qualunque parola)

Chi conosce il coreano sa perfettamente che questa affermazione è falsa. L’esempio che viene mostrato a video (della consonante h) non è probante perché è uno dei pochi casi in cui una consonante non cambia di suono. Insomma, anche qui si sta cercando di dimostrare l’indimostrabile, ovvero che l’alfabeto coreano è molto molto simile a quello latino.
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C’è poi una parte dove il prof. Nam Gie-shim dell’Accademia Nazionale della Lingua Coreana parla in coreano e il testo di quanto afferma viene visualizzato a video tradotto in inglese. Peccato che la traduzione che si vede a video non coincida con quanto viene detto dal professor Nam.

Alla fine di un ragionamento il prof. Nam dice “약 만 개 음절을 구성할 수 있습니다
e la traduzione che compare a video proclama “we can pronounce more than 10,000 different sounds”.

Il professore coreano dice giustamente che, “con le lettere coreane, si possono formare fino a circa 10.000 sillabe diverse” (intendendo dire “raggruppamenti sillabici grafici” o “sillabe grafiche”), ma il testo visualizzato in inglese dice invece che “si possono pronunciare oltre diecimila «suoni» diversi”, il che è decisamente sbagliato. Sicuramente nessuna lingua al mondo può avere diecimila singoli “suoni” distintivi diversi. Forse, distorcendo il significato di quanto affermato dal professor Nam, si vuole far credere che l’alfabeto coreano sia in grado di riprodurre i suoni di qualunque altra lingua, il che non è affatto vero.
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All the vowels can be typed by combining [a] [eu] [i] which are the three basic vowels of hangeul.
(Tutte le vocali si possono battere a macchina combinando [a] [eu] [i] che sono le tre vocali base dell’Hangeul.)

Qui si parla degli elementi grafici che furono usati per costruire le lettere che rappresentano le vocali. I tre elementi fondamentali della filosofia orientale utilizzati erano “il cielo” (rappresentato da • un pallino, probabilmente il Sole), “la Terra” (rappresentata da una linea orizzontale, la superficie della Terra) e “l’uomo” (rappresentato da un’asta, che indica l’uomo che si innalza verso il cielo).

A parte l’errata pronuncia [a] per la lettera che nel quindicesimo era costituita da un pallino, invece di parlare di “vocali base”, sarebbe stato meglio dire che questi sono i “simboli” base che sono serviti al re Sejong per creare le altre lettere delle vocali. Dire che si possono “battere a macchina” (type) le vocali “combinando” i tre elementi base delle vocali coreane è un’assurdità inimmaginabile quando si parla di tastiere di computer. Questa affermazione può essere invece accettata se si sta parlando di un telefono cellulare che, nella scrittura delle vocali per i messaggi SMS, fa proprio uso di quei tre simboli per creare tutte le vocali (si veda la pagina Come i coreani scrivono gli SMS sui loro telefonini). È difficile credere che chi ha preparato il testo del video non abbia mai visto la tastiera di un computer coreano.
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Hangeul is a scientific and practical language
(L’Hangeul è una lingua scientifica e pratica)

Perfino nella conclusione si confonde ancora alfabeto con lingua.
Forse l’alfabeto coreano sarà scientifico e pratico, come dice la conclusione, ma questo video è proprio esattamente l’opposto. Non serve a far conoscere gli indubbi pregi dell’alfabeto coreano, ma a comunicare informazioni errate che, recepite da persone non competenti in materia, possono essere ulteriormente diffuse a un più vasto pubblico. Un vero disastro in tutti i sensi, che non mette certo in buona luce una nazione che vuole emergere nel contesto internazionale.

Questo qui sopra è il campo di battaglia dopo il combattimento. I cadaveri linguistici sparsi tutto intorno sono molti, troppi. Ancora una volta viene da pensare che il generale che comandava le truppe stesse dormendo e non sapesse che cosa stavano facendo i suoi ufficiali e i suoi soldati.

Ma questa è la triste realtà. Invece di andare verso il futuro, il gruppo di persone che ha creato e messo in rete questo video vuol riportare la Corea indietro nel tempo, al diciassettesimo secolo, quando poteva capitare che si designasse una lingua mediante il termine che ne indicava la scrittura. Sembra che qualcuno nell’Organizzazione Coreana del Turismo (KTO) non si sia ancora accorto che adesso ci troviamo nel ventunesimo secolo!


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© Valerio Anselmo