Geografia

L'ambiente


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Le piccole creature che vivono nelle paludi
Animali, insetti e piante delle paludi coreane.

Un rifugio invernale per gli uccelli migratori
I laghi e le paludi coreane forniscono asilo agli uccelli migratori che svernano al sud.

I pony, simbolo dell'isola di Cheju-do
Fin dal lontano passato il pony ha giocato un ruolo importante nell'agricoltura dell'isola.

I fiori selvatici dell'isola di Tokto
Fotografie e descrizioni dei fiori spontanei di questa isoletta vulcanica.

I fiori aromatici della Corea
Dal fior di loto, dal giglio, dal ravizzone e da altri fiori aromatici i coreani traggono dei preziosi profumi.

Il fiume Kŭmgang e le glorie del passato
Una panoramica delle cose belle e interessanti di questo tranquillo fiume che, in passato ha visto l'ascesa e la caduta del regno di Paekche.

Gli “orŭm” o “coni parassiti” dell'isola di Chejudo
Una panoramica un po' tecnica sui coni vulcanici parassiti che costellano tutta l'isola e considerazioni sulla loro importanza.

Un convegno internazionale sull'ambiente
Le paludi, un tempo considerate inutili o dannose, hanno rivelato il loro ruolo essenziale per l'ecosistema del pianeta. Un convegno tenuto a Seul ne parla.

Le cicogne coreane non sono ancora estinte
Vari esemplari delle cicogne bianche della Corea sono state avvistate nel mese di marzo 2011 nella regione Chungcheongnam-do.

Il progetto di rivitalizzazione dei quattro fiumi principali
Un grandioso progetto di rivitalizzazione dei quattro grandi fiumi della Corea, allo scopo di prevenire le inondazioni.

Barboncini coreani addestrati come fiuta-termiti
Per salvare molti tesori nazionali lignei dalla distruzione si stanno addestrando cani che sono in grado di individuare le tane delle termiti.

Farfalle in via di estinzione liberate nella natura a Wonju
In Corea si sta cercando di ripopolare una specie di farfalle in via di estinzione, liberandone alcune decine nella natura.

Templi boschivi immersi nell'autunno
Questa è una pagina che esalta i colori che si vedono andando a visitare i templi boschivi d'autunno.

Gli uccelli migratori viaggiano attraverso Taean tra Russia e Tailandia
Uno studio che parla degli uccelli migratori che passano nella contea di Taehan per andare dalla Russia alla Tailandia e ritorno.


Morfologia

La penisola coreana è per la maggior parte montuosa e collinosa, con valli strette. Nella parte settentrionale le catene montuose hanno un andamento da nord-est a sud-ovest, mentre nella parte meridionale vanno da nord a sud. Al Nord la principale di queste è la catena Nangnim, mentre al Sud è quella dei monti T'aebaek. La cima più alta è il monte Paektu (2744 m), un vulcano spento che si trova al Nord, al confine con la Cina. Al Sud la cima più alta è il monte Halla (1950 m), anch’esso un vulcano spento, nell’isola di Chejudo.

Due anziani salgono su una collina

Le pianure coprono soltanto un quinto della superficie e quelle più ampie si trovano lungo la costa occidentale della penisola. Il litorale è molto frastagliato con grandi variazioni nel livello del mare dovute alle maree (che sono fra le più alte del mondo).

Idrografia

I fiumi principali della penisola scorrono verso Ovest, verso il Mar Giallo: fra questi il più lungo (790 km) è l'Amnok (Yalu in cinese), che delinea al Nord un tratto del confine con la Cina, mentre al Sud il fiume più lungo è il Naktong (525 km) che scorre verso Sud fino a gettarsi nello Stretto di Tsushima.
Un altro dei grandi fiumi della penisola, il Tuman (Tumen in cinese, 520 km), scorre verso Est gettandosi nel mare chiamato dai coreani Mare Orientale, ma noto sui nostri atlanti come Mare del Giappone, e segna al settentrione il confine con la Cina e la Russia. Altri fiumi importanti sono al Nord il Taedong, il Chongchon e il Chaeryŏng, mentre al Sud abbiamo lo Han (514 km), il Kŭm (401 km), lo Yongsan e il Tongjin.

Fauna

La Corea appartiene all'ambiente zoogeografico paleoartico. Da un punto di vista geografico, topografico e climatico, la penisola si divide in due zone: montagne e pianure.

Cane di razza Chindo, tipico della Corea

Nel primo caso la vita animale è strettamente collegata con quella della zona boreale di Manciuria, Cina, Siberia, Sakhalin e Hokkaido. Le specie rappresentative comprendono il cervo, il capriolo, l'antilope dell'Amur, lo zibellino, l'orso bruno, la tigre, la lince, il pica alpino, il toporagno acquatico, il topo muschiato, il fagiano mancese dal collare, il falco, il gufo, il frosone dei pini e il picchio.

Nelle pianure la fauna è strettamente collegata a quella della Manciuria meridionale, della Cina centrale e del Giappone. Le specie comprendono l'orso bruno, il capriolo di fiume, il topo campagnolo mandarino, il picchio nero con ventre bianco, la pitta faiy e il fagiano dal collare.

Flora

Nella penisola coreana ci sono grandi differenze di temperatura e di precipitazioni da una zona all'altra a causa della complessità del terreno e anche per la sua estensione nord-sud. Le temperature medie vanno da -15ºC in inverno a 35ºC d'estate e le precipitazioni da 50 a 1500 mm.

La rosa di Sharon, o rosa altea o ibisco (Hybiscus syriacus, o Althaea frutex), fiore nazionale della Corea (si veda questo sito).

A causa di questo ambiente così vario, la regione risulta notevolmente diversificata dal punto di vista della flora. Molte piante nella parte settentrionale della penisola hanno caratteri in comune con quelle della Manciuria. Per contro, nelle zone meridionali e nelle isole di Chejudo e Ullungdo cresce rigogliosa la vegetazione dei climi caldi e temperati. Molte delle piante sempreverdi delle zone meridionali sono simili a quelle che si trovano sul versante sudoccidentale del Giappone.

Sull'intera penisola c'è una grande varietà di alberi comuni ai climi temperati, come pini, larici, abeti, ginepri, querce, salici, aceri, ontani e betulle. Caratteristici sono i grandi alberi di gingko e gli olmi cinesi. Nella penisola si trovano anche i pioppi lombardi e le acacie, alberi che sono stati importati per combattere l'erosione.

Qui a destra un boschetto di bambù

Chi è stato in Corea per qualche tempo non può dimenticare facilmente la profusione di fiori che sbocciano nelle varie stagioni. I primi a comparire sono le forsythia, che colorano di giallo le colline in primavera. Poi ci sono azalee, ciliegi, lillà, siringa e spirea.

Il suolo e il clima della Corea sono adatti alla coltivazione di alberi da frutta, che danno gustose mele, pere e pesche. Non mancano le viti, ma il vino tradizionale coreano non si fa con l'uva, ma con il riso.

Nella foto una donna anziana prepara i cachi
che vengono poi appesi a seccare.

Del tipo di frutta secca abbiamo poi le noci, le castagne, i pinoli, i cachi, che vengono messi a seccare al sole e consumati d'inverno. D'autunno i cachi vengono infilati in lunghi rosari con una corda sottile e messi a seccare su una parete bene esposta della casa di campagna: visti da lontano danno un tocco di colore vivace e molto simpatico al paesaggio rurale.


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© Valerio Anselmo