La cerimonia del tè in Corea

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


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a cerimonia del tè in Corea è chiamata tado (다도 ), che significa letteralmente “Via del tè”. La parola tado, coreana ma di origine cinese, esprime il mondo fisico e spirituale che fa della cerimonia del tè il punto focale di una visione particolare del mondo, una filosofia di vita che vuole che lo stato assoluto della “Via” possa essere raggiunto attraverso quello che viene definito “lo stile di vita del tè”.

La cerimonia del tè è in corso

Vari antichi testi coreani mostrano che una “Via del tè” coreana esisteva fin dal tempo degli antichi stati. In particolare, il testo storico Memorabilia dei Tre Regni (삼국유사 ) indica che lo sviluppo della “Via del tè” iniziò con la gioventù guerriera aristocratica di Silla, nota col nome di hwarang (화랑 ). In quel testo viene infatti riportato che, verso la metà del settimo secolo, quando il re di Silla si incontrò con il monaco hwarang Chungdam, questi portava con sé, sulle spalle, una cassa di legno di ciliegio con gli utensili per il tè.

In Corea il tè viene consumato per il suo gusto, ma allo stesso tempo lo si ritiene così benefico per il corpo da essere considerato una medicina salutare.

L'esterno di una casa da tè di tipo tradizionale

Si dice infatti che il tè sia di grande aiuto nel rinforzare il corpo e che bere tè sia un'abitudine importante per una vita sana. E non solo. Si dice che la concentrazione mentale e le complicate regole di etichetta che accompagnano l'infusione, il bere e il servire il tè, oltre all'atmosfera calma e quieta che deve essere osservata durante la cerimonia, forniscano l'ambiente adatto per raggiungere l'illuminazione spirituale sulle realtà del mondo.

Lo scopo della cerimonia del tè è quello di rendere l'offerta e il consumo di questa bevanda più formalmente perfetto.

Dolci da gustare quando si prende il tè

La riscoperta della cerimonia del tè è un fatto del tutto recente in Corea, che è certamente stato influenzato dalla fama raggiunta nel mondo dalla cerimonia del tè giapponese (cha-no-yu ). Non si può negare che la riscoperta di molte delle cerimonie “tradizionali” coreane sia stata favorita dal desiderio del paese di attirare il turismo internazionale.

Come accade nella cerimonia del tè giapponese, le azioni e i movimenti di chi invita e di chi viene invitato alla cerimonia del tè coreana sono rigidamente codificati e devono essere seguiti correttamente perché da questa pausa di meditazione ne scaturiscano benefici effetti.

L'interno dell'edificio dell'Associazione del tè Olmul

Il fatto che l'intervallo di silenzio e di concentrazione spirituale rappresentato dalla cerimonia del tè (giapponese, ma ora anche coreana) sia sacro è reso più chiaro da antichi resoconti di cruenti scontri fra due guerrieri che, a un certo punto del combattimento, interrompevano il duello, deponevano le spade e si sedevano l'uno di fronte all'altro per la cerimonia del tè. In quell'intervallo di tempo ogni odio e ogni disturbo esterno doveva essere dimenticato, e la mente si doveva concentrare solo sulle azioni, antiche e sempre uguali, della cerimonia del tè e sul silenzio interiore. Terminata la cerimonia, ci si inchinava l'un l'altro e poi si riprendeva il combattimento.

Molto tempo fa vi erano vari tipi di cerimonia del tè, fra cui la cerimonia del tè del palazzo reale, la cerimonia del tè buddista e la cerimonia del tè confuciana. Oggi, in parte per attirare i turisti e in parte per un desiderio di ricupero delle antiche tradizioni coreane, la cerimonia è stata nuovamente codificata in una serie di azioni precise.

La preparazione del necessario per la cerimonia del tè

Per quanto riguarda la distinzione, recente, fra “cerimonia del tè” e “via del tè”, è chiaro che la cerimonia del tè è semplicemente una parte centrale della cosiddetta “via del tè”. Quest'ultima è l'insieme di regole e pensieri che stanno alla base di tale particolare filosofia, o guida al miglior modo di vivere.

Se volessimo illustrare questo fatto in termini buddisti, potremmo dire che la cerimonia del tè è simile alla meditazione buddista. La meditazione è certamente una parte centrale del buddismo, ma non è l'insieme del buddismo. La stessa cosa si può dire della cerimonia del tè e della filosofia di armonia con la natura che è la cosiddetta “Via del tè”.

Gli ospiti si salutano l'un l'altro prima che il tè venga versato nelle ciotole

Non ci dilungheremo a illustrare minuziosamente tutte le varie azioni che si devono svolgere con assoluta perfezione perché la cerimonia abbia effetto. Basterà citarne i punti principali.

Per rispettare il principio che, quando ci si incontra per la cerimonia del tè, si deve essere in pace, gli ospiti si salutano con molta cortesia.

Si versano le foglie di tè nella teiera per preparare l'infuso

Poi si preriscaldano le coppe in cui sarà servito il tè. Questo si ottiene versando l'acqua bollente dalla cuccuma in una grande ciotola per il raffreddamento e versando poi quest'acqua nelle ciotole. In seguito, quando l'infuso di tè sarà pronto, quest'acqua verrà poi versata in una ciotola apposita per la raccolta dell'acqua di scarto.

Viene quindi preparato l'infuso, mettendo nella teiera una certa quantità di tè e versandovi su dell'acqua calda. La temperatura dell'acqua è molto importante e per questo motivo viene utilizzata la ciotola per il raffreddamento.

Se l'acqua per l'infuso è troppo calda, il gusto del tè non sarà morbido, ma astringente. Anche il tempo in cui l'acqua resta nella teiera è importante: se vi resta troppo poco, il gusto del tè sarà debole, mentre se la si lascia troppo a lungo si otterrà un tè con un gusto astringente.

Si versa il tè nelle coppe

A seconda di quando sono state raccolte le foglie di tè, la temperatura dell'infuso cambia: per le foglie raccolte più giovani la temperatura dell'acqua deve essere attorno ai 50°C, per quelle un po' più mature dai 60° ai 70°C, per quelle raccolte più stagionate occorre acqua con una temperatura di 70°-80°C e per quelle raccolte più tardi di tutte l'acqua deve essere a 90°C.

Dopo la prima tazza, vengono offerti i dolci e poi altre due tazze di tè. La cerimonia del tè non viene effettuata per conoscere meglio il tè, ma in un certo senso per approfondire la propria conoscenza della vita. Naturalmente si deve essere nella condizione spirituale adatta: è una cosa del tutto diversa dalle nostre riunioni fra amiche in cui, sorbendo il tè, si chiacchiera del più e del meno, per lo più di cose banali.

Per altre notizie sul tè in Corea, si veda la pagina sulla cultura del tè.


Idea tratta in parte dall'articolo “The Way of Tea” in Pictorial Korea, agosto 2004. Testo di Jung Yu-ran. Fotografie di Lee Su-jin. Il testo è stato completamente rifatto dall'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo