Il drago danzante



Il drago del Mare Orientale

L’

antico regno di Silla (57 a.C.-935 d.C.), che occupava la maggior parte della penisola coreana al suo apice, finì per essere una delle dinastie più lunghe del mondo, riuscendo a sottomettere Baekje nel 660 e il possente Goguryeo nel 668.

In mezzo a tale vasta storia, tuttavia, vi è una leggenda che inizia con il 49° monarca del regno, il re Heon'gang (r. 875-886). Secondo il "Samguk Yusa", un'antica raccolta di racconti popolari mescolati con racconti storici, il re Heon'gang un giorno andò a fare una passeggiata lungo le spiagge di quella che oggi è l’attuale Ulsan. La passeggiata, tuttavia, non fu pacifica a lungo, dal momento che il cielo improvvisamente si annerì a causa di un’inquietante nebbia che si diffuse in tutta la spiaggia.

Spaventato, il re chiese a uno dei suoi indovini che cosa potesse significare un segno così infausto e l’indovino rispose: "È opera del Drago del mare orientale, per mettere in guardia lei dal fare il male."

Un ambasciatore speciale

Il re Heon'gang non prese tali avvertimenti alla leggera, e subito ordinò che un tempio fosse costruito in onore del drago. Appena ebbe dato i suoi ordini, il cielo si rischiarò immediatamente e il drago del Mare Orientale, apparentemente soddisfatto, comparve con i suoi sette figli. Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, la famiglia del drago iniziò a effettuare una mistificante ma bella danza direttamente davanti agli occhi del re. Non appena l’esecuzione fu terminata, il drago del Mare Orientale informò il re Heon’gang che avrebbe inviato uno dei suoi figli a vivere con lui nel palazzo e ad assisterlo negli affari reali. Il nome di questo figlio era Cheoyong. Infinitamente felice, il re accettò di buon grado l'offerta del drago, e organizzò persino che Cheoyong si sposasse con una delle più belle dame della corte.

Per un po' le cose andarono bene: Cheoyong dimostrava di essere un assistente utile, così come un fantastico intrattenitore, e sua moglie era considerata da molti come la donna più bella di tutta Silla. Lei era così bella, infatti, che ci furono alcuni che volevano portarla via al drago ignaro. Tra questi spiriti avidi vi era Yeoksin, il dio della malattia. Dopo aver osservato le abitudini di Cheoyong e aver memorizzato la sua routine quotidiana, Yeoksin si trasformò in un essere umano normale e si intrufolò negli appartamenti di Cheoyong. Usando la sua magia malvagia, il dio della malattia confuse la moglie di Cheoyong, mettendola sotto un incantesimo che la stordì e che gli permise di ottenere quello che voleva da lei.

Il potere della danza

Quando Cheoyong tornò e vide quello che era successo, invece di scagliarsi con rabbia si lanciò immediatamente in una danza misteriosa, cantando per tutto il tempo una melodia estasiante.

Yeoksin, in un primo momento spaventato, divenne rapidamente ipnotizzato dal misterioso potere della danza e del canto di Cheoyong. Nonostante la grande forza e potenza dei draghi, la capacità di Cheoyong di reagire con l'arte, invece che con la violenza colpì Yeoksin con un timore reverenziale, e ben presto si trovò in ginocchio davanti al drago che danzava, implorando il perdono. Promise di non disturbare mai più Cheoyong e giurò anche che, da quel giorno in avanti, egli non avrebbe osato entrare in qualsiasi casa sulla cui porta vi fosse un'immagine di Cheoyong.

Si dice che la gente di Silla, successivamente, sviluppasse la tradizione di dipingere l'immagine di Cheoyong sul portone delle loro case per allontanare il dio della malattia e quindi le malattie. La canzone che Cheoyong cantò a Yeoksin divenne nota come il "Cheoyongga", o "Canto di Cheoyong", e diverse maschere tradizionali furono fatte nel corso dei secoli per rappresentare la potenza del suo canto e della sua danza.


Tratto dall’articolo "The Dancing Dragon" scritto da Felix Im e pubblicato alle pagine 48-49 del numero di ottobre 2014 della rivista Korea.

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© Valerio Anselmo