La crescita verde della Corea
Il futuro verde del mondo


“O

ggi, giorno in cui celebriamo il sessantesimo anniversario della fondazione della Repubblica di Corea, io propongo una nuova visione per la nazione: una crescita verde con basse emissioni di biossido di carbonio (Low Carbon Green Growth). Una crescita verde è una crescita sostenibile che riduce anche i gas serra e l’inquinamento ambientale. Sarà un nuovo modello per lo sviluppo nazionale che crea posti di lavoro e nuove forze guida di crescita per la nazione.”

Così il presidente Lee Myung-bak annunciava nel 2008 l’inizio del modello di crescita verde durante il discorso di celebrazione del sessantesimo anno della fondazione della nazione. Da allora è stato organizzato il Comitato presidenziale sulla crescita verde e sono state ideate e rese attive un certo numero di politiche. Si è anche notato molto interesse quando il presidente ha annunciato verso la fine del 2008 che la Corea avrebbe lanciato un’organizzazione internazionale collegata con la crescita verde, dal momento che il lancio di un organismo internazionale non è mai stato facile per qualunque paese.

Oggi, quattro anni dopo il 2008, l’Istituto per la crescita verde globale (Global Green Growth Institute o GGGI), fondato a Seul dal governo coreano come fondazione senza scopo di lucro (non-profit), sta per essere lanciato come organismo internazionale finanziato da otto paesi. Il GGGI non è stato co-fondato con altri paesi, né è stato aiutato da organismi delle Nazioni Unite: è stato il primo organismo internazionale che la Corea ha fondato tutto da sola.


La semplice cerimonia di apertura dell’ufficio GGGI di Copenhagen

Una crescita verde ha tre scopi principali da raggiungere.

  1. Per prima cosa, deve essere una crescita stabile con il minimo uso di risorse o di energia: l’impiego di energia deve essere ridotto e utilizzato in modo efficiente.
  2. Secondo, quando si usa una certa quantità di energia o di risorse, è necessario che le emissioni di biossido di carbonio siano minimizzate. In accordo con questo principio, i regolamenti sulle emissioni di biossido di carbonio devono diventare più severi e l’acquisto di prodotti verdi, la cui produzione emette meno biossido di carbonio, deve diventare popolare. Il sistema della Scheda verde (Green Card) che premia i cittadini con punti quando acquistano prodotti verdi o quando riducono l’energia consumata aiuta a raggiungere il secondo scopo.
  3. L’ultimo scopo è quello di sviluppare nuove forze guida di crescita per la nazione. Di conseguenza, il governo non ha mai risparmiato le proprie spese e il proprio investimento per la ricerca e lo sviluppo di tecnologia verde e ha incoraggiato le industrie verdi, così come quelle che utilizzano energie nuove e rinnovabili.

Il governo ha anche ideato dieci principali politiche per una crescita verde. Queste comprendono la riduzione dei gas serra, il rinforzo dell’indipendenza dall’energia e un miglioramento delle capacità di adattamento ai cambiamenti climatici. Le principali politiche comprendono l’attivazione dello schema del mercato delle emissioni (Emissions Trading, ET, cioè lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra) e l’incoraggiamento delle industrie verdi, oltre che dei loro prodotti. Inoltre, per assicurarsi spazio ecologico, la Corea espanderà la propria area naturale di protezione ecologica portandola fino a 250.000 ettari. Promuoverà anche 4 milioni di abitazioni verdi che guideranno l’attivazione del consumo verde entro il 2050.

Fin dall’annuncio della visione della crescita verde, la Corea ha espanso l’investimento in ricerca e sviluppo relativamente alla tecnologia verde, portandolo da 2 trilioni di Won nel 2009 a 2,3 trilioni di Won nel 2010, e ha inoltre mantenuto il bilancio verde, che deve investire il 2% del PIL in tecnologia verde e nei campi di nuova crescita. La Corea del Sud ha ottenuto risultati specialmente evidenti: le sue batterie secondarie al litio hanno conquistato la seconda posizione nel mercato globale e ha lanciato la prima produzione di massa dell’auto elettrica “BlueOn”. Il numero delle abitazioni che si uniscono al sistema carbon point (a basse emissioni di biossido di carbonio) è cresciuto rapidamente, mentre un sempre maggior numero di persone ha fatto domanda per la green card (Scheda verde). La quantità di rifiuti alimentari ha cominciato a ridursi per la prima volta negli ultimi nove anni.

La conferenza sullo sviluppo sostenibile (United Nations Conference on Sustainable Development, UNCSD), denominata anche Rio+20, si terrà dal 20 al 21 giugno 2012. Il presidente Lee Myung-bak terrà una cerimonia della firma che farà diventare la GGGI un’organizzazione internazionale assieme ad altri paesi, fra cui la Danimarca, l’Australia, gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar, la Norvegia, il Regno Unito e il Messico.  Aprendo nel 2011 il suo primo ufficio estero a Copenhagen, in Danimarca, il GGGI è diventato un centro di ricerca per la Corea per raggiungere la propria visione nazionale di una crescita verde con basse emissioni di carbonio.


La Corea promuove una crescita verde con misure come la costruzione di piste ciclabili

Studierà anche vari progetti per condividere la visione con altri paesi e promuovere una crescita verde nei paesi emergenti. La Corea prevede di supportare il progetto con 10 milioni di dollari USA, mentre le restanti sette nazioni forniranno un contributo annuo di 5 milioni di dollari USA per i primi tre anni.

"L’obiettivo delle nazioni che partecipano al GGGI è di aiutare i paesi emergenti a cercare un proprio modello di crescita con basse emissioni di biossido di carbonio." ha detto un funzionario dell’ufficio del presidente. "Siccome quelle nazioni concordano con il modello proposto dalla Corea, hanno deciso di partecipare spendendo una parte del proprio bilancio nazionale."

Dal momento che la conferenza si focalizzerà su un’economia verde nel contesto di uno sviluppo sostenibile e dello sradicamento della povertà, la Corea sta pianificando di giocare un ruolo guida nel redigere una dichiarazione al vertice che possa promuovere una economia verde nel mondo. Assieme al discorso chiave del presidente Lee, ci si aspetta che la Corea sveli un’iniziativa verde di assistenza ufficiale allo sviluppo (official development assistance, ODA) che aiuterà i paesi emergenti a raggiungere una crescita verde.

Il vertice sulla Crescita verde globale 2012 si è tenuto a maggio a Seul, in Corea

Inoltre la Corea è prevista ospitare una riunione relativa allo sviluppo di un’economia verde con la Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia e il Pacifico (ESCAP) il 19 giugno 2012, mentre il ministro dell’ambiente terrà uno stand promozionale sulla crescita verde coreana che promuoverà intensamente la Scheda verde della nazione, lo schema del mercato delle emissioni e i progetti dei quattro fiumi.

"Ci si aspetta che l’incontro di Rio+20 diventi un punto molto importante per presentare visioni e modelli condivisi dal mondo sull’economia e la crescita verde", ha detto il ministro dell’ambiente Yoo Young-sook. "Noi faremo del nostro meglio per diffondere la crescita verde della Corea attraverso le continue conferenze internazionali come la Diciottesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici."

Il vertice del G20 che si è tenuto dal 18 al 19 giugno 2012 a Los Cabos, in Mexico, aveva fra i suoi scopi la promozione di uno sviluppo sostenibile, di una crescita verde, per contrastare i cambiamenti climatici, mentre l’incontro di Rio+20 si focalizzerà principalmente sull’economia verde e su uno sviluppo sostenibile. Il presidente Lee ha proposto l’iniziativa di crescita verde della Corea come una “strategia di azione globale” per combattere la crisi economica e colmare il divario fra chi ha e chi non ha, in vista di cambiamenti del clima e di una progressiva perdita della biodiversità.

Per vedere la pagina successiva sulla presentazione della proposta sudcoreana al G20 di Los Cabos e soprattutto al RIO+20, cliccare qui.


Tratto da “Korea's green growth: the world's green future”, pubblicato dal sito governativo www.korea.net il 18 giugno 2012. Testo di Jessica Seoyoung Choi. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto dell proprio sito. Riferimento: Korea.net

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo