L'eleganza senza tempo delle ceramiche “celadon”

Le ceramiche coreane del periodo Koryŏ (Goryeo 918-1392) sono famose in tutto il mondo. Il segreto del loro delicato colore verde-giada non è stato ancora completamente chiarito. Come oggetti di pregevole fattura furono spesso acquistati e portati fuori dalla Corea quando ancora l'esportazione di questi capolavori d'arte non era proibita (oggi invece è severamente vietata). Avvenne così che un diplomatico ne portasse in Italia alcuni pezzi preziosissimi, finiti poi al Museo Nazionale d'Arte Orientale di Roma. Nel 2003 questi celadon furono riacquistati dal Museo Nazionale della Corea e riportati a Seul (si veda la pagina relativa). Nell'articolo che segue si parla di un altro oggetto dello stesso tipo, di grande interesse per la sua squisita fattura.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


Le caratteristiche principali dei celadon di Koryŏ sono il loro colore misterioso, le curve che fluiscono in modo aggraziato e i dettagliati motivi decorativi. La vernice vetrosa verde-giada dei celadon di Koryŏ raggiunse il massimo della bellezza dall'inizio alla metà del dodicesimo secolo, per poi declinare in seguito alle invasioni dei mongoli. La brillantezza del colore fu brevemente fatta rivivere nella seconda metà del tredicesimo secolo, durante il regno del re Ch'ungnyŏl (Chungryeol 충렬왕 r. 1274-1308). Il celadon decorato seguì un percorso di sviluppo simile, ma non riconquistò mai la gloria raggiunta nel dodicesimo secolo. Anche se la ceramica celadon non raggiunse più l'eleganza di forme e lo splendore dei disegni di cui si poteva vantare nel dodicesimo secolo, a partire dalla seconda metà del tredicesimo secolo si svilupparono nuove forme con pregevoli motivi e disegni impressi.

Una bellezza senza tempo

Questa zuppiera con coperchio e supporto è un vero capolavoro del periodo Koryŏ, prodotto nella seconda metà del tredicesimo secolo durante il regno del re Ch'ungnyŏl. A differenza della maggior parte delle ciotole con coperchio, che erano ciotole per il riso, questo è un recipiente per la minestra. Anche la forma del coperchio e del supporto è unica per il suo tempo. Il bordo della ciotola si curva verso l'esterno e il pomello del coperchio ha la forma di un drago. I pomelli delle precedenti ciotole con coperchio avevano normalmente la forma di un germoglio di loto, mentre le ciotole più grandi del tredicesimo secolo hanno pomelli a forma di animale, come il drago, la fenice o la scimmia. Un'altra caratteristica peculiare di questa zuppiera è l'apertura quadrata per il mestolo, che si nota nel coperchio. Con ogni probabilità, questo oggetto fu creato nel momento in cui la situazione economica e l'autorità del re avevano raggiunto uno stato di relativa stabilità dopo le invasioni mongole. Inoltre, fornisce una chiara evidenza dello scambio con le culture cinese, centro-asiatica e occidentale, avvenuto tramite i mongoli.

Zuppiera con coperchio e supporto. Tredicesimo
secolo. Altezza (totale) 19,3 cm. Altezza della
ciotola 14,9 cm. Diametro (alla bocca) 18,5 cm,
(alla base) 6,8 cm. Mestolo: lunghezza 28,0 cm.
Tesoro nazionale numero 220.
Leeum, Museo d'arte Samsung.

La forma della ciotola, del coperchio e del pomello furono tutte importanti innovazioni, senza precedenti noti prima del tredicesimo secolo. E questo è anche vero per il supporto che sostiene la zuppiera. Ciotole piccole e grandi avevano spesso un loro supporto fino alla prima metà del dodicesimo secolo, mentre i gruppi di tazze ebbero dei supporti fino ai primi anni del quattordicesimo secolo.

I supporti per le tazze da liquore si possono classificare in due gruppi principali. Primo, il tipo più comune era formato da un bordo e da una sezione circolare leggermente sollevata in cui veniva posta la coppa. Il secondo tipo, che ha la forma di una coppa, comprende due sottocategorie: una con una sezione aperta e un'altra con lo spazio invece chiuso. Ma il supporto di questa zuppiera con coperchio è completamente diverso da qualunque precedente esempio di quell'epoca. Il corpo del supporto ha la forma di una bassa coppa, con un piede, mentre appena sotto la bocca rientrata si trova un largo bordo piatto. Questo nuovo tipo di supporto emerse dopo il tredicesimo secolo.

Una decorazione peculiare

I motivi e le composizioni decorative di quest'opera sono anch'essi notevolmente particolari. Le superfici interne ed esterne del recipiente sono coperte da disegni, costituiti da motivi principali e motivi secondari. I motivi secondari formano quattro fasce sul coperchio e tre sulla ciotola. I disegni principali sul coperchio comprendono immagini di draghi, fenici e nuvole, mentre la ciotola possiede una decorazione a forma di arabesco di peonie. I motivi secondari, che coprono grandi aree della superficie sotto forma di fasce, rappresentano un nuovo stile, così come è il caso dei disegni del drago, della fenice e dell'arabesco di peonie. L'ala del supporto è decorata con disegni di drago, di fenice e di nuvole, mentre il corpo basso del supporto a forma di coppa è abbellito con fiori di loto. I motivi secondari sono disegni impressi che fanno la loro apparizione nella seconda metà del tredicesimo secolo.

Questa zuppiera di ceramica è peculiare per le
squisite decorazioni del coperchio, della ciotola
e del supporto. Questo oggetto, che presenta
l'intero insieme dei disegni impressi popolari per
le ceramiche, apparteneva molto probabilmente
al palazzo reale.

Come si è accennato, la ciotola, il coperchio e il supporto sono decorati con motivi diversi: draghi, fenici, nuvole, gru, peonie, fiori di loto, perle, simboli buddisti (), fulmini e cartigli, che sono stati impressi sulla superficie. All'interno e all'esterno la zuppiera è ricoperta da un gruppo completo di motivi tipici dell'epoca a formare strati che danno all'oggetto un aspetto alquanto gremito di particolari e piuttosto artefatto. Ma il marchio di fabbrica dell'opera celadon, la sua vernice vetrosa verde-giada è di una serenità sublime, così come lo sono i motivi primari espressi in un modo squisito. Inoltre, la fusione armoniosa delle curve aggraziate della ciotola, dell'ampia ala piatta e delle linee verticali del corpo a forma di coppa contribuiscono all'eleganza quintessenziale di questo tesoro artistico che è anche notevole per il suo perfetto stato di conservazione. In effetti, questo capolavoro e massima espressione della ceramica celadon di Koryŏ dell'ultima parte del tredicesimo secolo ha sopportato magnificamente le prove del tempo.


Tratto da “Enduring Elegance of Goryeo Celadon”, in Koreana, vol.20, n.4, inverno 2006. Testo originale di Chung Yang-mo. Fotografie di Leeum, Samsung Museum of Art. Ricerche bibliografiche a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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© Valerio Anselmo