Il fiume Kŭmgang e le glorie del passato

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Il fiume Kŭmgang, evidenziato in giallo nella cartina

I

l fiume Kŭmgang (금강 ) si snoda per 400 chilometri attraverso la parte centro-occidentale della penisola coreana. Fertili pianure e belle colline fiancheggiano il fiume che si snoda sinuoso nell'interno del paese.

Scorrendo attraverso terre che hanno visto sorgere e cadere le città dell'antico regno di Paekche (백제 ) (18 a.C. - 660 d.C.), il Kŭmgang ci riporta indietro nella storia.

Il Kŭmgang nasce fra le montagne della regione Chŏlla-pukto, con le acque che scorrono in direzione nord. Altre acque, che nascono nella stessa zona, ma che scorrono verso sud, formano invece il fiume Sŏmjingang (섬진강 ).

Il nome Kŭmgang significa “fiume di seta”, ed effettivamente il fiume che scorre lento e serpeggiante assomiglia molto a un nastro di seta che si stenda tranquillo nella pianura.

Dopo aver proseguito verso nord per circa la metà del suo percorso, il fiume si volge verso sud-ovest in giravolte e contorcimenti che lo portano verso la costa sud-occidentale, cosicché la parte a monte e quella a valle del percorso non risultano molto distanti fra loro in linea d'aria.


La zona di Puyŏ vista dalla rupe Nakhwa-am

Il monte Tŏgyusan, che agisce da spartiacque per il fiume Kŭmgang, è il luogo in cui si trova la più famosa valle della Corea, Muju Kuch'ŏndong. Questa valle si snoda per 25 chilometri, dal portale in pietra che segnava il confine fra i regni di Silla e di Paekche durante il periodo dei Tre Regni (I secolo a.C. - VII secolo d.C.) fino alla cima del monte Tŏgyusan. Questa valle è così chiamata perché si dice che le acque che scorrono giù dalla montagna facciano 9.000 (kuch'ŏn 구천 ) giravolte nel loro cammino verso il basso.

A causa della bellezza di questa valle e per l'importanza culturale del millenario tempio Paengnyŏnsa, il monte Tŏgyusan è designato e protetto come parco nazionale. Il parco ha qualcosa da offrire tutto l'anno: all'inizio di giugno le azalee reali che fioriscono lungo i fianchi della montagna, nel caldo dell'estate la freschezza dei suoi boschi, uno splendido scenario di foglie colorate in autunno e alberi coperti di neve e tempeste di neve d'inverno.

Come per altri fiumi, la parte inferiore del fiume Kŭmgang scorre attraverso ampie pianure che si stendono da entrambi i lati. Da molto tempo questa regione ha vantato un'abbondante produzione di riso e un trasporto per via d'acqua altamente sviluppato, che ha permesso alle antiche capitali e alle città industriali di fiorire in questa regione.

Il fiume Kŭmgang non fu usato solo a scopi economici, ma come un corridoio per la politica, la diplomazia e la cultura, per cui la valle del fiume Kŭmgang divenne il centro di antichi regni come quello di Paekche. Per questo motivo, qua e là a Puyŏ e Kongju nella valle del Kŭmgang ci si può imbattere nella delicata e magnifica cultura di Paekche.

La collina di Pusosan, una bassa collina situata vicino a un tributario del fiume Kŭmgang, era il sito dell'accampamento militare di Puyŏ, l'ultima capitale di Paekche, e per questo offre una messe di vestigia e di siti culturali.


Il corso inferiore del fiume Kŭmgang

Luoghi elevati come Yŏngwŏldae e Songwŏldae, che erano popolari come punti di osservazione per ammirare il sorgere e il tramonto della luna, sono perfetti per sedersi a godere il panorama.

E tuttavia vi sono più vestigia di guerra e di lotte, che resti dei magnifici tempi d'oro di Puyŏ. Queste comprendono il muraglione della fortezza di Pusosansŏng, che ora è una strada panoramica, Choryongdae e la rupe Nakhwa-am.

La rupe Nakhwa-am (낙화암 ), a Puyŏ, è ben nota come simbolo della rovina del regno di Paekche circa 1400 anni fa, quando il regno cadde di fronte all'invasione delle forze alleate di Silla e della Cina. Si dice che tremila dame del palazzo reale si siano gettate nel fiume da questa rupe, piuttosto di essere catturate dal nemico. Da questo episodio la rupe ha tratto il suo nome, che significa “rupe dei fiori che cadono”.

La splendida cultura del regno di Paekche si può notare più chiaramente nella terza capitale di quel regno, Kongju, che possiede la più ricca e importante collina funeraria di Paekche, la tomba del re Muryŏng. Il fiume Kŭmgang scorre attraverso il centro della città e lo scenario naturale del fiume si combina con la bellezza del monte Kyeryongsan per attirare molti turisti. I templi Kapsa e Tonghaksa sono luoghi panoramici ben noti. Specialmente apprezzati sono i colori delle foglie in autunno a Kapsa e la strada fiancheggiata da alberi che conduce al tempio di Tonghaksa, famoso per la generosità delle sue monache.

Il villaggio di Hansan, posto non lontano dalla foce del fiume Kŭmgang, è famoso per i suoi tessuti di ramiè ed è stato famoso fin dall'antichità per la produzione di tessuto di ramiè per i vestiti dei letterati.


La produzione del ramiè richiede abitilità e cura

Il ramiè (come si è anche detto in un'altra pagina), è un materiale naturale leggero e delicato, perfettamente adatto per i vestiti estivi. Il ramiè di Hansan, in particolare, è uno dei prodotti più famosi della Corea. Quasi l'intero processo di produzione del ramiè viene fatto a mano.

A causa del valore del ramiè come retaggio culturale coreano unico, all'ingresso del villaggio è stata istituita quella che in inglese è detta “Hansan Mosi Fabric Hall” (Sala del tessuto ramiè di Hansan), che viene utilizzata per incontri di istruzione culturale tradizionale. Il nome mosi (모시), che compare nel titolo della sala, in coreano significa appunto “tessuto di ramiè”.

Hansan è anche famoso per un liquore tradizionale chiamato Hansan sogokchu. Appena entra in Hansan, il visitatore non può fare a meno di percepire l'inconfondibile aroma del liquore che sta fermentando.

Alla foce del Kŭmgang, dove il fiume si getta nel Mar Giallo, si trova una diga di estuario lunga 1.841 metri. Vicino alla diga, la visione romantica di vasti canneti e il malinconico tramonto del sole colpiscono l'animo dei visitatori.

Ciò che si nota per primo alla foce del fiume Kŭmgang, dove questo si espande e abbraccia nelle sue pieghe la bellezza delle regioni Ch'ungch'ŏng-do (nord e sud), è il canneto di Sinsŏng-ri, che misura 200 metri in larghezza e 1 chilometro in lunghezza, con un'area totale di 200.000 metri quadrati. Questo canneto è uno dei quattro canneti più grandi della Corea. L'armonia delle canne e l'acqua del fiume che luccica al sole hanno qualcosa di eccezionale.


Gli uccelli migratori si fermano volentieri lungo il fiume

D'inverno gli uccelli migratori affollano i canneti, e i giovani innamorati si recano in folla sul posto dove è stato girato il film JSA (Joint Security Area), che ha avuto molto successo in Corea e in Giappone. I canneti della diga di estuario del Kŭmgang sono abitati d'inverno da cigni, anatre selvatiche e da uccelli rari come la beccaccia di mare eurasiatica e il gabbiano di Sauder, per cui il mondo accademico ha mostrato un interesse fuori dal comune per quest'area.

Qui è stato costruito un osservatorio per permettere ai turisti di studiare gli uccelli migratori e, ogni anno in gennaio e febbraio, si tiene un “evento di osservazione degli uccelli migratori” che permette a chiunque di avere l'opportunità di osservare facilmente questi volatili.

Dopo avere apprezzato il lato romantico dei canneti, si può fare una tranquilla passeggiata in riva al mare alla vicina spiaggia di Ch'unjangdae. Camminando lungo i 2 chilometri di sabbia bianca, si possono vedere lussureggianti piante di acacia e boschetti di pini.

Con la bassa marea si può camminare nell'acqua fino a raggiungere una vicina isola. Attrezzature per gli sport acquatici saranno presto completate nei pressi della spiaggia e la zona della diga di estuario del Kŭmgang diventerà fra non molto un'importante area turistica costiera.


Tratto da “The Geumgang River”, in Pictorial Korea, maggio 2003. Testo originale di Kim Mi-na, fotografie di Lee Hong-ki. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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