Hamyang
un luogo in cui apprezzare la natura con gli amici


H

amyang, nella regione Kyŏngsangnam-do, ha alle spalle le imponenti montagne Chiri-san e Tŏgyu-san. Ricco di bei paesaggi e di limpidi corsi d'acqua, è, assieme ad Andong nel Kyŏngsangpuk-to, un famoso centro di cultura confuciana.

Il padiglione Kŏyŏnjŏng costruito su un grande masso,
la cui vista è oggi rovinata dal ponte in ferro dipinto
di blu e rosso costruito di recente fra le due rive

Nei padiglioni, nei rifugi per l'estate, nelle vecchie abitazioni sparse qua e là si può percepire la grazia e la raffinatezza degli antichi studiosi. Con la sua purezza e la sua bellezza, Hamyang ha attirato da secoli persone che cercavano un luogo in cui trascorrere piacevolmente il tempo e dove invitare gli amici per gustare in compagnia la bellezza della natura.

Nell'epoca Chosŏn (1392-1910), Hamyang ebbe una serie di famosi magistrati locali, fra cui Kim Chong-jik, Chŏng Yŏ-ch'ang e Pak Chi-wŏn, che seguirono i loro ideali e lasciarono qui un ricco retaggio culturale.

Nella zona di Chigok-myŏn c'è il villaggio di Kaep'yŏng dove si conservano case tradizionali con il tetto di tegole. All'ingresso del villaggio, con ampi campi che si stendono ai piedi di una bella collina, si trova un grande albero di zelkova che viene ancora considerato una divinità tutelare. Al di là i pini creano un paesaggio che ricorda i dipinti antichi. Su entrambi i lati del villaggio scorrono corsi d'acqua e muriccioli di terra e pietre creano passaggi serpeggianti fra le antiche case coperte di muschio.

Uno dei viottoli del villaggio di Kap'yŏng

Nel villaggio si trova l'abitazione dello studioso Chŏng Yŏ-ch'ang (1450-1504) del periodo Chosŏn. La casa, che fu ricostruita nel 1570, dopo la sua morte, rappresenta il nobile carattere dello studioso.

Con un vasto giardino e un muro che la racchiude e che si stende fino ai piedi della montagna che si trova di fronte, ha un effetto calmante su quanti la visitano. L'edificio principale, gli annessi e le stanze di ricevimento sono disposte in modo armonioso e questa abitazione viene annoverata come una delle dieci principali case tradizionali della Corea.

L'antica residenza di Chŏng Yŏ-ch'ang è semplice e lineare,
e accoglie i visitatori mettendoli a proprio agio.

Al di là del corso d'acqua, ai piedi della montagna c'è un padiglione, quasi nascosto dietro un albero, con l'aria di uno studioso che ami un'onesta povertà e voglia ritirarsi dal mondo.

Grazie alle molte montagne che la circondano, Hamyang è nota per le sue acque pulite. Il paesaggio delle valli di Yongch'u e di Hwarimdong è particolarmente bello e i padiglioni e le abitazioni per le vacanze sparse nell'area colpiscono in modo particolare.

Gli studiosi usavano i padiglioni come rifugio per studiare e per rinfrescare la mente e il corpo. Mentre godevano la vista del paesaggio, si dilettavano anche di poesia e di musica. Nei padiglioni accoglievano gli amici che venivano da lontano, sorseggiando un liquore, e componevano poesie accompagnandosi con il kŏmungo, una specie di cetra orizzontale a sei corde, talvolta facendo anche una partita di paduk.

Gitanti si fermano a riposare in uno dei tanti padiglioni

La particolarità di questi padiglioni è che erano immersi in una natura che non veniva assolutamente modificata. I boschi e le valli venivano accettati così com'erano, e apprezzati per la grazia e la gioia che ispiravano. I padiglioni rappresentavano lo spirito dei coreani che amavano la natura nelle sue manifestazioni più genuine.

Poeti e artisti venivano ad Hamyang per gustare la bellezza della natura e per fare delle notti di luna, delle nubi, del suono del vento, delle valli e dei corsi d'acqua i loro compagni. Nella valle di Hwarimdong, così bella da essere chiamata “foresta di fiori”, il padiglione che più attrae è quello di Nongwŏljŏng.

Il padiglione di Nongwŏljŏng costruito su
una grande roccia guarda su un piccolo
corso d'acqua ed è circondato sul retro
da un bosco di pini

La grande roccia su cui si affaccia ha una superficie di circa 100 metri quadrati e piccole correnti d'acqua scorrono mormorando ai suoi piedi. Un boschetto di pini posto alle spalle lo rende fresco d'estate. La sua vista fa venir la voglia di dimenticare tutto e fermarsi un poco qui a riposare. Nei tempi antichi gli studiosi si riunivano qui a scherzare con la luna e a divertirsi fino a tardi. Ancor oggi nelle notti di luna è piacevole sedersi nel padiglione ad ascoltare il rumore cristallino dell'acqua che scorre sulla roccia.

La bellezza della vallata è accresciuta da questi padiglioni, ognuno dei quali ha una sua propria caratteristica costruttiva. Legate ad alcuni di questi vi sono leggende, come quella che racconta che vicino al padiglione di Yongduam sarebbero un tempo scesi due dragoni a giocare nell'acqua. In una bella giornata di primavera, se si guardano i padiglioni con i piedi nell'acqua fresca ci si sente invasi da nuova energia: è così che facevano gli antichi studiosi che leggevano e recitavano poesie con i piedi nell'acqua.

Il bosco creato in passato per impedire
gli allagamenti è diventato ora un magnifico parco

Nel villaggio di Hamyang-ŭp si trova l'unico bosco di latifoglie della Corea che sia stato designato monumento naturale (n. 154). Il bosco si stende in forma di falce di luna lungo il corso del Wich'ŏn. Creato 1100 anni fa per fermare l'allagamento del villaggio da parte del fiume, è il più antico bosco della Corea costruito dall'uomo. Il lungo tratto boschivo, che copre un'area larga da 200 a 300 metri e lunga 2,1 chillometri, possiede oltre 20.000 alberi di 14 specie diverse.

Un lungo sentiero serpeggia nel bosco che è buio perfino a mezzogiorno a causa dei molti alberi.

Namgye Sowŏn, un'antica accademia
confuciana si trova su una collina che
guarda verso i campi

Molti visitatori vengono qui tutto l'anno, ma specialmente d'estate quando il fogliame è folto e lussureggiante e d'autunno quando i colori delle foglie sono spettacolari e il terreno sotto agli alberi è uno spesso tappeto di foglie cadute.

Il bosco è costellato di padiglioni, di rifugi per le vacanze e di monumenti in pietra.

Devozioni all'aperto hanno luogo
nel tempio di Yulgoksa a Sanch'ŏng

C'è anche un piccolo tempio buddista visitato dai fedeli che vengono in gita in questi luoghi.

Molti poeti e artisti vengono qui per godere dell'ambiente naturale e per recitare nei boschi le loro poesie come si faceva un tempo.


Tratto da “Hamyang - Enjoy Beauty with Friends”, in Pictorial Korea, aprile 2002. Testo originale di Lee Han-yong, fotografie di Kwon Tae-kyun. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo