명언 한 마디Una parola sulle massime
Le massime, i proverbi, i motti, i detti racchiudono in sé la saggezza di un popolo, tramandata da una generazione all'altra. Questa penultima lezione del primo volume per lo studio dei caratteri
cinesi della scuola media inferiore coreana presenta alcune delle massime più note, tratte da scritti di filosofi famosi nell'antichità, come Mencio e Confucio, o da antichi trattati.
Ecco allora le cinque frasi riportate nella pagina iniziale di questa lezione.
苦盡甘來 고진감래 kojin kamnae Finito l'amaro viene il dolce. (Nella vita vi sono gioie e dolori)
見金如石 견금여석 kyŏngŭm yŏsŏk Guarda l'oro come se fosse una pietra. (Non ci si deve attaccare alle ricchezze)
da: Haedong sohak 海東小學
知者樂水 지자락수 chija naksu Il saggio ama l'acqua.
da: Non'ŏ 論語 (Detti di Confucio, uno dei “Quattro libri” 四書)
仁者無敵 인자무적 inja mujŏk La persona benevola non ha nemici.
da: Maengja 孟子 (Mencio, uno dei “Quattro libri” 四書)
百聞不如一見 백문불여일견 paengmun pur'yŏ ilgyŏn Cento cose udite non equivalgono una cosa vista.
(L'esperienza diretta è molto superiore all'esperienza indiretta)
da: Hansŏ 漢書
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