Seoul Wines & Spirits
3-5 maggio 2012
dalla newsletter di febbraio-marzo 2012


C

ome sicuramente già sapete, la situazione dell’ICE non ci ha consentito di organizzare la partecipazione ufficiale italiana alla prossima edizione della Seoul Wines & Spirits (SWS) 3-5 maggio 2012.

Purtroppo, quindi, non saremo presenti a questa manifestazione che è uno dei più importanti eventi del settore vinicolo in Corea del Sud e che, in un’ottica strategica di diversificazione, rappresenta per gli esportatori italiani un’ottima opportunità di espansione.

Il mercato coreano, che si era fortemente contratto negli ultimi tre anni a causa della crisi finanziaria del 2008, sta gradualmente riprendendo quota.

Secondo le statistiche del 2011, le importazioni coreane di vino hanno registrato un aumento del 16,6% rispetto all’anno precedente. L’Italia sta migliorando la sua posizione più velocemente, aumentando la sua quota dal 14,5% al 16,7% in 3 anni in netta controtendenza rispetto, ad esempio, a quanto sta facendo la Francia che ha perso il 6,8% nello stesso periodo. Il vino italiano ha registrato buone performances di vendita anche e soprattutto nei confronti dei diretti concorrenti - francesi e spagnoli in primis - che ci ha portato a rafforzare la nostra posizione nel mercato coreano.

L’edizione SWS di quest’anno riveste particolare importanza per due ulteriori ordini di ragioni: è la prima edizione dopo l’entrata in vigore dell’FTA (1º luglio 2011) che ha portato un totale abbattimento dei dazi doganali sul vino (dal 15% allo 0%), e si festeggia il decimo anniversario della fiera.

Ma non solo. Nella realtà il mercato locale ha dei numeri abbastanza contenuti e tempi di metabolizzazione che possono essere, viceversa, abbastanza lunghi; peraltro gli importatori/agenti qualificati cui noi ci rivolgiamo (come anche le altre trade commissions/Uffici commerciali delle Ambasciate o anche le Camere di Commercio) sono spesso gli stessi. Ciò comporta da un lato la sempre maggiore difficoltà a coinvolgerli in eventi di tipo “B2B tasting”; dall’altro l’inconveniente che, quand’anche prendano parte all’evento, lo fanno unicamente per ragioni di cortesia o rispetto nei confronti dell’invitante o, magari, per semplice curiosità senza avere effettive intenzioni di acquisto, finanche a medio-lungo termine. La formula del B2B, certamente efficace nel recente passato, fa fatica ora a richiamare l’attenzione degli importatori locali. Si susseguono inoltre gli eventi di promozione del vino, sia italiano che di altri Paesi, e ciò rende gli operatori un po’ refrattari a partecipare ad ulteriori attività di questo tipo. Questa la ragione che ci spinge a consigliarvi vivamente la partecipazione alla SWS 2012.

L’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna ha raccolto il nostro testimone e si accinge ad organizzare la partecipazione italiana alla SWS 2012.

CONTATTI:
ambrogio.manzi@enotecaemiliaromagna.it
tel 0542-67.37.82
www.enotecaemiliaromagna.it


Tratto dalla Newsletter di febbraio-marzo 2012 dell’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane., sede di Seul

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© Valerio Anselmo