2012: Celebrazione del nuovo anno

Questo articolo, comparso sulla rivista Korea e qui riportato per intero, riassume la maggior parte dei festeggiamenti tradizionali per l’anno nuovo, ma, in un certo senso, la giovane autrice dello scritto ha voluto strafare e riporta anche usanze o interpretazioni delle stesse non comprovate e in aperta contraddizione con quanto già documentato in altre pagine di questo sito.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.



Due colini portafortuna e una borsetta della fortuna rossa fabbricati nel villaggio di Gume, visti sopra lo sfondo del carattere cinese indicante la buona sorte

A

lla fine dell’anno nel villaggio di Gume nella regione Gyeonggi è tutto un fermento di attività. La cittadina di Gume è infatti, in Corea, il più grande luogo di produzione di colini portafortuna (bokjori 복조리 笊籬) di bambù, un prodotto tradizionale con oltre 400 anni di storia. Questi lavori, fatti a mano, si possono trovare appesi in tutto il “villaggio dei colini di bambù”, come simboli di felicità e di buona sorte per il nuovo anno.

Tradizionalmente i jori in questione erano dei colini di bambù che i contadini coreani usavano per sciacquare il riso. L’usanza era che si appendesse un colino in casa all’alba del primo giorno dell’anno, nella speranza che questo gesto invocasse benedizioni per ricevere abbondanti raccolti di riso nella stagione seguente. Questa usanza ha portato al passaggio da jori («colino di bambù») a bokjori, che significa «colino di bambù portafortuna». Oggi si usa comprare un colino di bambù, mettervi dentro monete o granaglie, e appenderlo in casa.

Gume è un luogo noto per i suoi bambù di montagna, che sono il miglior materiale per fabbricare i colini. I bambù di un anno vengono tagliati attorno al mese di ottobre, fatti asciugare e in seguito spaccati in quattro parti. Vengono quindi immersi in acqua per ammorbidirli prima che gli artigiani tessano il bambù facendone dei colini, e tutto il lavoro è fatto a mano.

Choi Bok-soon, che ha fabbricato colini di bambù per 40 anni, dice che, anche se oggi non se ne fanno tanti quanti se ne producevano in passato, l’usanza di appendere colini portafortuna per attirare la buona sorte non è ancora cambiato. “Nel corso degli anni l’uso dei colini di bambù è cambiato. Oggi si usano in vari modi, ad esempio si regala un colino portafortuna quando un impresario apre una nuova azienda, o come augurio per l’inaugurazione di una nuova casa o perfino come decorazione da appendere al parabrezza di un’auto.”

Tradizioni familiari

Per festeggiare l’anno nuovo le famiglie più tradizionali in Corea celebreranno il “capodanno lunare”, chiamato seollal, che quest’anno (2012) capita il 23 gennaio. Molti, però, invece del calendario cinese preferiscono seguire il calendario occidentale e celebrare il capodanno il 1° gennaio, come noi.

Attorno al mondo, la gente ha vari modi diversi di salutare l’arrivo dell’anno nuovo. In Corea molti tengono cerimonie in memoria degli antenati, altri consultano gli indovini per farsi predire il futuro, altri ancora offrono preghiere nei templi buddisti oppure osservano il primo sorgere del sole dell’anno.


Bambini che fanno l’inchino profondo ai nonni a capodanno

Anche se in Corea sarà difficile trovare il tipico conteggio alla rovescia alla mezzanotte, le famiglie cominciano le celebrazioni del nuovo anno con una funzione commemorativa per i propri antenati, detta charye (차례 ), preparando varie offerte diverse. Dopo la funzione commemorativa, i membri più giovani della famiglia eseguono un inchino sebae (세배 ) tradizionale ai propri nonni, ai genitori e agli amici intimi della famiglia. Ci si inchina per prima cosa alla persona più anziana e si continua in giù a seconda dell’età. Dopo essersi inchinato, il giovane augura un “Felice anno nuovo!” e l’anziano risponde di solito con un “Spero che quest’anno tutti i tuoi desideri si avverino”.

A capodanno i coreani mangiano senza fallo una zuppa di gnocchi di pasta di riso (tteokguk 떡국). Questa tradizione segna una sorta di compleanno per i coreani, dal momento che si dice che si diventi più vecchi di un anno dopo aver mangiato questa zuppa.

Il tteokguk si fa con sottili strisce di gnocchi di riso e brodo ristretto, ma le ricette variano da una regione all’altra. Inoltre, il colore del gnocco di riso, che è bianco, simboleggia la luminosità, mentre la sua forma rotonda rappresenta il sole. Così, si crede che mangiando una zuppa di gnocchi di riso si tengano lontani i disastri nell’anno che viene, perché si inizia il primo giorno dell’anno con la luce.

A capodanno la gente gioca a varie gare tradizionali, fra cui la tradizionale altalena a bilico (neolttwigi 널뛰기) e a un gioco tradizionale con scacchiera chiamato yunnori (윷놀이). Nel passato, quando le ragazze passavano la maggior parte del loro tempo in casa, il primo giorno dell’anno si divertivano a giocare all’altalena a bilico perché, saltando più in alto che potevano, riuscivano a vedere quello che succedeva fuori dalle mura della propria casa. Lo yunnori è popolare fra la gente di qualunque età. Giocato con quattro bastoncini di legno chiamati yut, la gara simboleggia le quattro stagioni, augurando anche a ciascuno un raccolto abbondante.

Nel passato i bambini amavano far volare gli aquiloni. Dopo avere attaccato dei rami di bambù a un foglio di carta, scrivevano dei caratteri cinesi sulla parte principale dell’aquilone o sulla coda, caratteri che significavano qualcosa come “Che tutte le nostre malattie volino via con questo aquilone”. Quando l’aquilone si era innalzato ben alto nel cielo, tagliavano la corda, perché questo rappresentava la speranza che il messaggio dell’aquilone diventasse vero.

Preghiere per il nuovo anno


Un piatto di minestra di tteokguk

Indipendentemente dalle convinzioni religiose, è un’usanza coreana che risale a molto tempo fa quella di offrire, all’inizio dell’anno, una preghiera devota facendo visita a un luogo spirituale. Luoghi famosi per l’osservazione del primo sorgere del sole del nuovo anno ‒ vicino al mare, o su una montagna oppure presso un tempio buddista ‒ sono affollati di gente all’inizio dell’anno perché i coreani credono che nel nuovo anno la fortuna arriderà loro se essi avranno assistito al sorgere del primo sole.

Chiljangsa, un antico tempio buddista che si trova nella regione Gyeonggi, è uno dei luoghi in cui dare il benvenuto all’anno nuovo. La signora Kim Jung-soon, che è venuta qui per offrire una preghiera devota e iniziare il proprio anno nuovo nel modo giusto, dice: “Nel primo giorno dell’anno secondo il calendario lunare io visito sempre un tempio buddista. Prego per la salute della mia famiglia, per la continua sicurezza del tempio buddista a cui appartengo, per la continua salute dei fedeli e per la prosperità della Corea. Dal terzo al settimo giorno del calendario lunare prego anche per le molte persone che si trovano lassù in cielo e che mi aiutano a mantenermi sicura.”

La divinazione (saju)

All’inizio dell’anno sono anche parecchio indaffarati gli indovini. È diventata un’usanza comune quella di rivolgersi a un esperto di predizioni del futuro, o saju, presso il chiosco di un famoso indovino, in un caffè con indovini (saju cafe) o consultando siti web.

Ci sono vari modi di predire il futuro di una persona, attraverso la divinazione o mediante studi accademici, e la gente chiede qualunque cosa, dagli affari e il lavoro a questioni d’amore e di denaro. Un indovino, che si presenta col nome di Domyeong (raramente usano il loro vero nome), effettua predizioni che si basano su studi accademici sui “quattro pilastri” (saju).

“Infatti saju (사주 ) significa letteralmente ‘quattro pilastri’, che sono l’ora, il giorno, il mese e l’anno della propria nascita. Questo tipo di divinazione aiuta le persone a conoscere le proprie attitudini e abilità, e quale percorso scegliere nella vita, mentre vi aiuta anche a prepararvi meglio per il futuro”, spiega Domyeong.

Qualche giorno prima della fine dall’anno ho fatto visita a un caffé saju (con gli indovini) nel ricco quartiere di Apgujeong-dong. Il caffé era affollato con la folla di fine anno e, tranne che per l’area separata riservata alla predizione del futuro, non era molto diverso da qualunque altro caffè. Ad un tavolo, due giovani donne pendevano dalle labbra di un indovino ascoltandone attentamente ogni parola. Come se fossero vecchi amici, i tre parlavano seriamente di argomenti intimi, a volte ridendo in modo spensierato.


Un indovino sta interpretando la sorte di un cliente

La maggior parte delle persone aspettano che gli si riveli la propria sorte facendo uno spuntino o bevendo del tè. Una donna di 35 anni, una certa Shin Na-young, è entrata nel caffè tornando a casa dal lavoro, e ci ha confidato che fa visita a un caffè saju ogni due o tre mesi.

"Mi piace che i caffè saju siano facilmente accessibili e che mi si possa predire il futuro per divertimento. Anche se sono cristiana, non trovo disdicevole farmi rivelare la mia sorte.” dice. “Sono stata in una quantità di caffè saju, ma vengo più volentieri in questo perché ho fiducia in uno degli indovini che lavorano qui. Quando sono venuta una volta l’anno scorso con alcuni amici, ci è stato predetto che ci saremmo tutti sposati l’anno seguente. E, indovina? Ci siano veramente tutti sposati. Non so adesso che cosa dirà che mi capiterà quest’anno.”

Yu Sang-joon, che è stato il gestore di un caffè saju chiamato Jaeminan Jogakga («Lo scultore divertente») a partire dal 1995, dice, “È simpatico che uno possa sentirsi leggere qui il proprio futuro in modo divertente e familiare, così da non rendere la cosa misteriosa o paurosa. Potete crederci o no, ma fra la gente che viene qui ci sono dottori, agenti di borsa e professori.”

Yeonam, un’indovina che lavora presso il caffè di Yu, legge il destino interpretando i motivi che monete o grani di riso formano quando vengono sparsi sul tavolo. Tuttavia è lei stessa la prima ad ammettere che non si deve credere ciecamente alla sorte che vi viene predetta. “Sarebbe sbagliato chiedere a me di decidere qualcosa per voi mentre vi sto leggendo il futuro.” spiega. "Le vostre decisioni siete voi che le dovete prendere. Ciò che io vi dico deve semplicemente fornire alimento per i vostri pensieri. La sorte delle persone cambia in continuazione e il futuro non è scolpito nella pietra."

La gente riprende speranza nell’ascoltare le parole dell’indovino che gioca il ruolo di consigliere per chi si trova ad un bivio. Quali che siano le vostre speranze o i vostri sogni per l’anno che viene, non può farvi male far visita ad un caffè saju e vedere quello che vi può riservare il destino nel 2012. Chi lo sa?  Potrebbe anche essere divertente e darvi qualche spunto su cui riflettere.


Tratto in parte dall'articolo “Celebrating the new year” in Korea, 4 gennaio 2012. Testo di Lee Lee Se-mi. Fotografie di Kim Nam-heon. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: http://www.korea.net/detail.do?guid=60613.

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