Kim Jong-dae e le sue bussole geomantiche

Forse pochi dei lettori di questo sito penseranno che la geomanzia sia una scienza esatta. Tuttavia, ancora oggi in Corea si segue un sistema geomantico di topografia, noto come pungsu 풍수 in coreano e feng-shui in cinese, nella scelta di luoghi favorevoli per le tombe e le abitazioni. E c’è un artigiano che ha dedicato la propria vita alla creazione di bussole geomantiche, strumenti utili per individuare tali aree propizie.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


L

a bussola coreana tradizionale, chiamata yundo (윤도 ) viene spesso creata con molte più funzioni di quante ne servano semplicemente per determinare la direzione geografica. Una versione avanzata di questo strumento può così essere usata per applicare vari concetti fondamentali dell’universo e delle forze naturali, compresi i principi della geomanzia.

“Ho imparato a fabbricare le bussole geomantiche, osservando il lavoro di mio zio. Ho cominciato a fare praticamente le mie bussole solo dal 1962, ma ho continuato a fabbricarle da allora in poi. Mi stupisco ancora oggi come possano contenere i principi dell’universo e delle forze della natura. La vita è così imprevedibile, ma una bussola yundo può sempre aiutarti a guidare nella giusta direzione la tua vita. Non pretendo di conoscere qualche modo misterioso o miracoloso. Seguo semplicemente il percorso corretto. Se la strada non è quella giusta, devi evitarla.”

Un retaggio di 350 anni

A questo artigiano settantaseienne le mani possono essere diventate callose per la dedizione di una vita a questo antico mestiere, ma lui si trova chiaramente nel suo elemento, lavorando costantemente alla miriade di compiti che la creazione di un’elaborata bussola geomantica richiede, a partire dal lisciare la superficie di un pezzo di legno ricavato da un albero di giuggiolo. Anche dopo 50 anni che lavora nella fabbricazione delle bussole, afferma di emozionarsi ancora al momento di posizionare l’ago della bussola, una delle operazioni finali. Come ogni artigiano che si dedichi a un’arte in declino, Kim Jong-dae, che è stato designato “importante bene culturale intangibile numero 110” per la sua esperienza nella creazione delle bussole geomantiche, è motivato dalla sua intensa passione e dall’orgoglio per il proprio mestiere.

Con un leggero sorriso riflette dicendo: “Il tempo passa così rapidamente, nevvero? Solo due anni fa non avevo problemi nell’intagliare questi minuscoli caratteri cinesi. Avevo desiderato tanto di acquistare questa abilità, ma oggigiorno i miei occhi sono così deboli che non riesco a mettere a fuoco chiaramente. Eppure continuo il mio lavoro. Per fabbricare una grande bussola geomantica occorrono quattro o cinque mesi di lavoro. In un anno faccio una cinquantina di tipi diversi di bussole. Dopo aver levigato la superficie del legno, mando il lavoro che richiede una vista migliore della mia a mio figlio che sta lavorando come apprendista ad Anyang e che diventerà il mio successore. Non mi rattristo per me. Chi può lamentarsi per il passare del tempo? Dopo tutto, faccio anch’io parte della natura.”

Guardando indietro al passato, Kim Jong-dae ammette che era probabilmente destinato a continuare il lavoro di famiglia, seguendo le orme di suo zio e di suo nonno. Le registrazioni storiche indicano che le tecniche di fabbricazione delle bussole geomantiche sono state trasmesse, negli ultimi 350 anni, dalla famiglia Jeon alle famiglie Han e Seo, e più di recente alla famiglia Kim. La continuazione della tradizione è stata affidata a Kim Jong-dae da suo nonno, Kim Gwan-sam, e suo zio, Kim Jung-eui, mentre suo figlio, il quarantaseienne Kim Hee-soo, è il prossimo a portare avanti il compito di famiglia. A causa della sua abilità manuale, Kim Hee-soo è stato scelto dalla famiglia, quando aveva circa 25 anni, per essere il successore in questo lavoro. Di conseguenza, ha lasciato l’impiego che aveva presso la Cooperativa agricola nazionale, per dedicarsi interamente all’apprendimento dell’arte della fabbricazione delle bussole geomantiche.

La miglior bussola geomantica

Lo zio di Kim, Kim Jung-eui, era molto noto per la sua straordinaria abilità nella costruzione delle bussole geomantiche, tanto che gli acquirenti venivano fino dalle aree settentrionali di Pyongan-do e Hangyeong-do e aspettavano pazientemente nella sua stanza degli ospiti fino a quando il loro yundo non fosse stato completato. A quel tempo, una bussola geomantica fatta da suo zio poteva valere 10 sacchi di riso. La gente ordinava il lavoro e poi aspettava il tempo necessario perché il lavoro fosse finito. Quando Kim Jong-dae cominciò a creare sul serio le proprie bussole, c’era ancora una notevole richiesta di questo tipo di oggetto fatto a mano.

A casa nostra c’era sempre gente di ogni provenienza, dai marinai ai geomanti e astronomi. Questi usavano lo strumento per seguire le costellazioni e per identificare i luoghi favorevoli per una casa o una tomba. I monaci dei grandi templi buddisti, come Songgwangsa, Geumsangsa e Seonunsa, usavano il yundo per selezionare luoghi propizi per la costruzione di un tempio, o per la residenza di un membro della loro comunità. Oltre alla direzione geografica, una bussola geomantica fornisce applicazioni relative ai principi dello yin e yang (음양 ), quelli dei Cinque elementi (음양오행 ), degli Otto trigrammi (팔괘 ), dei Dieci steli celesti e dei Dodici rami terrestri (십간십이지 ). Il numero dei cerchi determina le sue varie funzioni. Una bussola geomantica complicata può avere fino a 36 cerchi. Una bussola basilare con un solo cerchio è relativamente semplice da incidere, ma una bussola con 24 cerchi richiede quasi 4.000 caratteri. Da un cerchio della bussola yundo si possono calcolare i concetti di circolazione dell’acqua e i vari cicli della terra per gli ultimi 450 milioni di anni.

Kim vive e lavora a Naksan. L’area attorno a questo villaggio, che si trova nel distretto di Gochang-gun della regione Jeollabuk-do, era nota un tempo come Heungdeok (흥덕). Da piu di 300 anni gli artigiani di quest’area si erano fatti la reputazione di essere i migliori fabbricanti di bussole geomantiche (allora chiamate paecheol 패철). Le migliori bussole di allora erano dunque chiamate Heungdeok paecheol (흥덕 패철). Ai piedi del monte Jaeseongsan, dietro al villaggio, c’è una “roccia della tartaruga”, che fin dall’antichità è nota per i suoi misteriosi poteri. Una bussola geomantica appena costruita viene posta in una delle sette cavità della roccia per confermarne l’accuratezza. Si dice che una bussola costruita al di fuori dell’area di Naksan non dia una lettura corretta quando viene posta sulla roccia della tartaruga. Di conseguenza la gente ha da molto tempo ritenuto che solo una bussola geomantica prodotta nella zona di Naksan segnasse l’indicazione Nord-Sud corretta. Questo deve essere anche il motivo per cui le bussole geomantiche yundo sono state fatte a Naksan fin dal periodo di Silla Unificato (676-936), quando la geomanzia acquistò grande importanza.

Applicazioni geomantiche

Una bussola yundo costruita appositamente per un geomante è chiamata jinamban (지남반 ), jinamcheol (지남철 ) o nagyeong (나경 ). All’epoca dei Tre Regni (I sec. a.C. - VII sec. d.C.) era usata principalmente per identificare luoghi di buon auspicio e per scopi militari, mentre durante il periodo Goryeo (918-1392) veniva usata per la ricerca astronomica. Durante il periodo Joseon (1392-1910) la costruzione delle bussole geomantiche era sorvegliata dal Gwangsanggam, un ufficio governativo responsabile per gli affari relativi all’astronomia. Per quanto riguarda la società di Joseon, la diffusa influenza della geomanzia era confermata da una varietà di usi della bussola yundo, fra cui la regolazione delle meridiane portatili, mentre le classi superiori portavano con sé un seonchu (선추 扇錘), una versione base piccola (qui a destra), che spesso aveva la forma di un accessorio attaccato a un ventaglio.

Alle donne piaceva invece molto la combinazione di una bussola geomantica con uno specchio, e gli specialisti in geomanzia portavano sempre con sé una bussola yundo molto complessa. Mentre lo zio di Kim produceva soprattutto bussole geomantiche a superficie piatta, piccole bussole da ventaglio e bussole a specchio, Kim Jong-dae si è dedicato a un tipo più artistico di bussola, che comprende un coperchio su cui sono incise le immagini dei Dieci simboli di lunga vita (십장생 ): sole, montagna, acqua, pietra, nuvola, pino, fungo dell’immortalità, tartaruga, gru e capriolo. Per quanto riguarda Kim Hee-soo, suo figlio e successore, quest’ultimo sta lavorando su un nuovo stile di bussola yundo che comprende immagini scolpite derivate da dipinti tradizionali e da motivi folcloristici.

Ogni yundo porta al centro una bussola direzionale, mentre una versione avanzata avrà ulteriori cerchi concentrici che sono divisi in sezioni da linee radiali. Nei punti di intersezione sono incisi piccoli caratteri cinesi disposti a ventaglio per indicare le direzioni, oltre agli Otto trigrammi, ai Dieci steli celesti e ai Dodici rami terrestri, in accordo con i principi riportati nel Libro dei cambiamenti (주역 ). Una bussola così elaborata è un possedimento prezioso e uno strumento indispensabile per i geomanti.

Creazione di una bussola yundo

Durante la creazione di una bussola geomantica, per assicurare i requisiti di alta precisione e durevolezza, l’artigiano deve focalizzare la propria attenzione sul lavoro durante tutto il processo, dalla scelta di un pezzo di legno adatto, fino all’operazione finale dell’installazione dell’ago magnetizzato della bussola, e per tutti i procedimenti intermedi.

“Io uso del legno di giuggiolo che abbia almeno 150 anni. Il legno è flessibile, ma duraturo, il che lo rende ideale per intagliarvi dei caratteri minuscoli. Traccio un cerchio perfetto, lo ritaglio e ne spiano la superficie. Dal centro incido dei cerchi concentrici a intervalli variabili, suddivisi in sezioni da linee radiali. Per fare una bussola geomantica accurata, è cruciale il processo junggan mediante il quale il cerchio più esterno è suddiviso in 360 sezioni, ciascuna delle quali corrisponde a un grado. Se questa suddivisione non viene fatta perfettamente, la bussola yundo non può funzionare correttamente e non darebbe delle letture accurate.”

Dopo aver completato questo lavoro di suddivisione, mi attende un’altra sfida tremenda, l’incisione dei caratteri cinesi. Ogni carattere deve essere inciso individualmente, nell’allineamento appropriato e senza neppure il più piccolo errore. Anche un errore poco importante può rovinare la superficie: in questo caso il procedimento deve essere ripetuto tutto da capo. Per una bussola yundo, l’est ( ), l’ovest ( 西), il sud ( ) e il nord ( ) sono designati con i caratteri jin ( ), tae ( ), yi ( ) e gam ( ). Le direzioni intermedie, sud-est, sud-ovest, nord-ovest e nord-est sono indicate dai caratteri son ( ), gon ( ), geon ( ) e gan ( ) presi dagli Otto trigrammi. Sono anche designati i Dieci steli celesti e quattro dei Cinque elementi: gab-eul (갑을 ) per l’albero ( ) e l’est, byeong-jeong (병정 ) per il fuoco ( ) e il sud, gyeong-sin (경신 ) per il metallo ( ) e l’ovest, e yim-gye (임계 ) per l’acqua ( ) e il nord. Per quanto concerne il quinto elemento, mu-gi (무기 ) che sta per la terra ( ), questo occuperebbe normalmente il centro, ma non viene indicato su una bussola geomantica. Siccome i simboli della bussola yundo si basano sui Dieci steli celesti, sui Dodici rami terrestri e sugli Otto trigrammi, lo zio di Kim gli fece leggere e comprendere a fondo i principi del Grande insegnamento (대학 ) e del Libro dei cambiamenti, prima di insegnargli le abilità manuali dell’incisione.

Per incidere un yundo con nove cerchi ci vogliono dieci giorni e più di quattro mesi per ventidue cerchi. Dopo aver inciso i caratteri cinesi, all’intera superficie viene applicato dell’inchiostro, mentre i cerchi, le linee e i caratteri incisi vengono evidenziati con un pigmento di giada bianca e i segnali direzionali vengono colorati con un pigmento di sabbia rossa. Per preparare l’ago della bussola, si deve tagliare del ferro nella forma giusta e poi lo si deve scaldare su un fuoco di carbone e martellarlo fino a ridurlo a un ago sottile. L’ago viene poi posto su una pietra di magnetite, una calamita naturale, tesoro di famiglia trasmessa di generazione in generazione negli ultimi 300 anni. L’ago deve rimanere sulla pietra di magnetite per circa tre ore per magnetizzarsi correttamente. Viene poi posto sul perno che è fatto di una lega di rame e stagno. L’ago si fermerà automaticamente nell’esatta direzione nord-sud.

Assieme alla pietra di magnetite, Kim ha ereditato un altro cimelio di famiglia costituito da una trentina di attrezzi del mestiere, fra cui un punteruolo, delle pinzette, una specie di compasso per tracciare dei cerchi perfetti, e un regolo.

“La pietra di magnetite deve essere conservata con attenzione, lontano da fonti di calore o di freddo, in modo che non perda il suo potere di magnetizzazione. Gli attrezzi devono essere mantenuti in condizioni eccellenti e, non appena una lama di acciaio perde il filo, ne uso una nuova. La pietra di magnetite e questi vecchi attrezzi di mio zio sono i miei insegnanti e i miei amici. Mi basta guardarli per riceverne un senso di serenità. Non è stato facile vivere del lavoro di costruzione delle bussole geomantiche, ma credo di aver fatto la scelta giusta. Una bussola yundo ti insegna a vivere nella maniera corretta. Indipendentemente dal luogo in cui si trova, questo tipo di bussola ti rivela qual è la direzione giusta. Anche se non mi sono mai arricchito, ho appreso dalla bussola geomantica delle vere lezioni di vita reale.”

Nota
Su Internet si trova un filmato che illustra il procedimento di creazione di una di queste bussole geomantiche da parte di Kim Jong-dae e una pagina di informazioni in inglese su questo artigiano.


Tratto da “Kim Jong Dae, Carves the Ordder of the Universe onto a Compass”, in Koreana, vol.23, n.1, primavera 2009. Testo originale di Park Hyun-sook, fotografie di Joo Byoung-soo. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull’intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

Torna all’inizio della pagina
© Valerio Anselmo