I caratteri cinesi studiati nella scuola media inferiore
Primo volume - Letture del gruppo di lezioni 1-3

 

I-2 

자연의 질서
L'ordine della natura

Alla fine della sezione “L'ordine della natura”, comprendente il gruppo di lezioni 1-3 del primo manuale, ci sono due letture. Questi racconti, che parlano di caratteri cinesi e che sono tratti da fonti classiche, costituiscono per gli alunni un momento di pausa rispetto allo studio degli ideogrammi e per tale motivo sono riportati nel manuale quasi solo in alfabeto, con pochissimi caratteri cinesi.
Qui sotto viene fornito il testo originale e la traduzione in italiano. Alcune note esplicative di commento da parte dell'autore del sito sono date fra parentesi quadre e in colore blu.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


다섯 가지 재주

들에 날다람쥐라는 작은 짐승이 살고 있었다. 털은 푸르스름한 누런빛이고, 머리는 토끼처럼 생겼으며, 꼬리에는 털이 있었다. 그 다람쥐가 날기, 달리기, 헤엄치기, 나무에 기어오르기, 굴 파기 등의 다섯 가지 재주를 가지고 있었기 때문에 오기서 () 라고 부르는 사람도 있었다. 그러나 재주는 많았지만 어느 것 하나도 제대로 할 줄을 몰랐다. 기껏 날아봐야 지붕 꼭대기까지도 날지 못했고, 헤엄을 쳐봐야 좁다란 냇물도 건너지 못했고, 달려봐야 사람보다 빠르지 못했고, 굴을 파도 제대로 몸을 감추지도 못했다.

<순자 (), “권학 ()”>

Cinque abilità

Nei campi vivevano dei piccoli animali chiamati scoiattoli volanti. Con il pelo di un colore giallo bluastro, la testa simile a quella di un coniglio, avevano il pelo sulla coda. Siccome quegli scoiattoli avevano cinque abilità, cioè di volare, di correre, di nuotare, di arrampicarsi sugli alberi, di scavare cunicoli, c'era anche chi li chiamava “scoiattoli dalle cinque abilità”. Però, anche se avevano molte capacità, non sapevano fare bene neppure una cosa. Quando provavano a fare del loro meglio nel volo, non riuscivano a volare fino alla cima del tetto, quando provavano a nuotare, non riuscivano ad attraversare neppure un corso d'acqua stretto, se provavano a correre, non riuscivano a correre quanto un uomo, se provavano a scavare un cunicolo, non riuscivano a nascondere neppure il proprio corpo.

Da “Incoraggiamento all'apprendimento” di Hsün Tzŭ
(filosofo confuciano cinese)


재치 있는 사돈

옛날 어떤 사람이 딸을 결혼시키려 사돈댁에 가게 되었다. 술자리를 마련하여 이야기를 나누던 중, 신랑쪽 사돈이 말했다.
“사돈, 오늘 우리 모처럼 사돈끼리 마주 앉았는데 한자 수수께끼 놀이 한번 합시다.”
“아! 좋지요.”
“손님으로 오셨으니, 먼저 수수께끼를 내시지요.”
“좋소, 그럼 내가 먼저 문제를 내지요.”
“'사람 인()' 자 밑에 '한 일()' 자가 있는 글자가 무엇이요?”
신랑쪽 사돈은 '사람 인()' 자 밑에 '한 일()' 자가 있는 글자는 옥편에도 없는 자인지라 아무리 생각해도 알 수 없었다.
“모르겠는데, 도대체 무슨 자요?”
“그것도 모르시오? '스' 자요.”
“흠, 그러면 이번에는 틀림없이 맞출 테니 다른 문제를 내 보시오.”
“좋소, 그러면 '여섯 륙()' 자 밑에 '한 일()' 자가 있는 글자가 무엇이오?”
“이번에는 맞추었소. '츠' 자요.”
“미안하지만 틀렸소. '여섯 륙()' 자 밑에 '한 일()' 자가 있는 자는 '설 립()' 자요.”

<한국 구비문학 대계 ()>

Un affine arguto

Un tempo a un certo uomo a causa del matrimonio della figlia capitò di andare a casa dell'affine [사돈 parente per matrimonio]. Preparato un tavolino col liquore di riso, mentre parlavano l'affine dal lato dello sposo disse:
“Affine, oggi ci troviamo qui a sederci tra affini l'uno di fronte all'altro: facciamo un gioco di indovinelli con i caratteri cinesi.”
“Ah! bene!”
“Siccome lei è venuto come ospite, proponga lei per primo un indovinello.”
“D'accordo, allora io propongo un problema per primo. Che cos'è quel carattere che è formato dal segno dell'uno () sotto il carattere dell'uomo ()?”
L'affine dal lato dello sposo, per quanto pensasse, non riusciva a capire di quale carattere si trattasse, dal momento che un carattere composto dall'ideogramma dell'uno sotto l'ideogramma dell'uomo non c'è neppure nel dizionario dei caratteri cinesi.
“Non lo so, insomma che carattere è?”
“Non sa neppure quello? È il carattere ''.” [ in realtà non è un carattere cinese, ma la sillaba scritta in alfabeto coreano]
“Uhm! Allora, siccome questa volta indovinerò senza fallo, proponga un altro problema.”
“Bene! Allora, che carattere è quello formato dall'uno () sotto l'ideogramma del sei ()?”
“Questa volta l'ho trovato! È il carattere ch'ŭ ''.” [il padre dello sposo, ingannato dalla soluzione precedente, ha pensato subito alla sillaba coreana ch'ŭ]
“Mi dispiace, ma è sbagliato. Il carattere formato dall'uno () sotto l'ideogramma del sei () è il carattere stare in piedi ().”

Da “Lineamenti di letteratura orale della Corea”


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© Valerio Anselmo