Mare del Giappone o Mare Orientale?


Se apriamo un atlante del mondo stampato in Italia, vediamo che il mare che si trova fra la Corea e il Giappone viene chiamato “Mare del Giappone”. Questa denominazione, che a noi non causa alcun fastidio, abituati come siamo a sentirlo chiamare così, crea un grosso problema ai coreani che vedono in quell'affermazione il retaggio di un periodo che vorrebbero dimenticare, il periodo coloniale giapponese, quando la Corea fu invasa e sottomessa dal vicino stato. Il nome “Mare del Giappone” deriva evidentemente da quel periodo, quando le nazioni del mondo furono d'accordo nel vedere la Corea come un'appendice del Sol Levante, che allora dominava in quella zona estremo-orientale.

“Mare del Giappone” è il nome con cui oggi è chiamato
il mare fra la Corea e il Giappone nell’atlante di una
delle principali società cartografiche italiane

I coreani della Corea odierna, presente nel mondo con i suoi prodotti all'avanguardia, dalle automobili agli elettrodomestici, dai computer ai telefonini, sentono che quella denominazione deve scomparire ed essere sostituita da un nome che sia più adatto per le acque internazionali di quel mare. Essi propongono di chiamarlo “Mare Orientale” (un nome non legato a quello di alcuno degli stati che si affacciano su quel mare e già attestato in antiche mappe europee) e la prestigiosa National Geographic Society sembra aver accettato l'idea per la stampa della sua ultima carta geografica del mondo.

Si veda anche la pagina qui sotto citata di WorldAtlas.com che, pur non parteggiando per l'una o l'altra delle tesi, riporta la scritta “East Sea” fra parentesi, sotto la denominazione “Sea of Japan”: http://www.worldatlas.com/webimage/countrys/asia/eastsea.htm

L'articolo che presentiamo espone il punto di vista coreano sul problema.

La verità contenuta nelle antiche mappe

Come dice un noto adagio, un'immagine vale più di mille parole. Le antiche mappe europee della Corea, ora in mostra in una nuova esposizione presso il Museo della Storia a Seul, portano l'evidenza indiscutibile che forse può mettere fine all'attuale battaglia sul territorio e la storia fra la Corea e i suoi vicini, la Cina e il Giappone.

“Queste mappe possono aiutare a risolvere le attuali dispute internazionali riguardanti il nome corretto del mare che si trova fra la Corea e il Giappone (ora chiamato Mare del Giappone), la sovranità sull'isola di Tokto e le dispute sull'esatto confine fra la Corea e la Cina.” afferma Soh Jong-chul, professore onorario di letteratura francese presso l'Università di lingue estere Hankuk.

Soh ha espresso le sue opinioni in una cerimonia tenutasi per l'apertura della mostra “La Corea nell'immaginazioine degli europei”, che presenta una collezione di mappe storiche della Corea prodotte in Europa, che il professore e sua moglie hanno raccolto nel corso degli ultimi trent'anni. Di recente queste mappe sono state donate al museo.

“Il fatto che queste mappe siano state create da una terza parte, gli europei, aggiunge maggior valore alla mostra.” ha detto Soh. Anche per quei visitatori che non conoscono la geografia e la storia, queste mappe sono documenti che dimostrano in chiara evidenza quello che la Corea sostiene nelle attuali dispute sul territorio e sulla storia.

Uno dei punti in questione è il fatto che recentemente la Cina ha tentato di cancellare l'antica storia della Corea includendo come parte della storia cinese l'antico stato di Koguryŏ (37 a.C. - 668 d.C.), il principale dei tre stati coreani di quel periodo (si veda la pagina “I Tre Regni”) e proprio quello dal quale viene la radice dello stesso nome “Corea”. Tuttavia, una mappa francese del 1737, “Royaume de Corée”, mostra che il confine fra la Cina e la Corea era spostato più a Nord di quanto non lo sia oggi. La Cina ottenne diritti territoriali sulla regione delle attuali aree di Jian e Jilin in un trattato stipulato con il Giappone il 4 settembre 1909, senza la presenza dei coreani.

Un'altra mappa della Corea, la “Nouvelle Carte de l'Asie” risalente ai primi anni del 18º secolo, chiama “Mer Orientale” il mare che si trova fra la Corea e il Giappone. Molte delle mappe usano i termini “Mare Orientale” o “Mare della Corea”, e non il nome “Mare del Giappone”, termine sul quale insiste il Giappone.

Dopo aver visto il nome “Mare Orientale” su una mappa a Versailles, Soh ne comprò una copia pensando che, se qualcuno glielo avesse chiesto, avrebbe avuto in mano la prova evidente. Da quel momento in poi, il professore cercò e acquistò altre mappe europee della zona in cui si trova la Corea e ad un certo punto, quando ne ebbe più di cento, decise che questa collezione di documenti storici non poteva più essere tenuta nascosta a casa sua, ma che doveva essere aperta al pubblico. Quando il museo accettò la donazione si sentì alleviato, perché il Museo della Storia avrebbe avuto cura delle sue preziose mappe e le avrebbe mostrate al pubblico.

Un'antica mappa che chiama “Mare Orientale”
il mare che si trova fra la Corea e il Giappone

Queste carte geografiche, che vanno dal 16º secolo (quando la Corea apparve per la prima volta nelle mappe occidentali) al 18º secolo, mostrano anche come siano cambiate nel tempo le nozioni che gli europei avevano della Corea. All'inizio gli europei credettero che la Corea fosse una piccola isola. Una mappa olandese la indica come “Ilha de Corea” (isola di Corea). Nel 17º secolo i cartografi europei si resero conto che la Corea era una penisola. Una mappa italiana del 1655, intitolata “Atlas de la Extrema Asia”, fu la prima mappa a mostrare la Corea attaccata al continente asiatico come penisola.

La mostra resterà aperta fino al 26 dicembre 2004. Per maggiori informazioni, si può consultare il sito www.museum.seoul.kr.


Tratto da “The truth contained in old maps”, in Korea Now, 2 ottobre 2004, pp. 44-45. Testo originale di Shin Hae-in. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: “Korea Now”.

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