Sviluppata una memoria USB con
l’estratto dell’esoscheletro dei granchi



Struttura chimica di chitosano e immagine microscopica di un dispositivo di memoria basata sul chitosano.

I

l 12 gennaio 2015 un gruppo di ricercatori coreani ha annunciato di aver sviluppato una nuova tecnologia per fare dispositivi di memoria dal chitosano, un elemento estratto dai crostacei, come granchi o gamberi.

Guidati dal professor Lee Jang-sik, il team ha creato un dispositivo di memoria non volatile, che può essere usato per fare chiavette USB o unità di memoria flash con chitosano estratto dall'esoscheletro dei granchi.

Il team si è concentrato sul chitosano durante la ricerca di un ingrediente nuovo, ecologico e biocompatibile. Il chitosano ha una velocità di trasferimento di ioni molto alta. Gli scienziati hanno anche scoperto che i dispositivi di memoria a base di chitosano, che utilizzano il platino (Pt) e l'argento (Ag) come elettrodi, possono essere commutati in modo riproducibile tra stati di alta e bassa resistenza. Funziona come un dispositivo di memoria su cui le informazioni possono essere salvate o cancellate quando incontra variazioni artificiali negli stati di commutazione resistiva.

Con l'utilizzo di tali caratteristiche, il dispositivo di memoria basato sul chitosano mostra un'alta compatibilità nel memorizzare e cancellare più volte dei dati e mantiene la sua funzionalità mostrando caratteristiche riproducibili e affidabili di commutazione resistiva bipolare anche con corrente bassa.

I ricercatori hanno sottolineato che il dispositivo di memoria basato sul chitosano può essere anche creato su un substrato di plastica flessibile. Hanno aggiunto che il chitosano si estrae dai frutti di mare, è conveniente e rispettoso dell'ambiente, il che aumenta la possibilità di utilizzarlo in futuro come un elemento per produrre memorie flash per dispositivi indossabili biocompatibili, come gli orologi intelligenti.

Il professor Lee Jang-sik ha detto: "Il dispositivo di memoria di nuova concezione è stato realizzato da un elemento biocompatibile. Sarà una tecnologia generica che può essere indossata sulla pelle umana o inserita nel corpo umano. In futuro, vorrei sviluppare un dispositivo di memoria sicuro che possa anche essere mangiato."

La ricerca è stata sponsorizzata dal Ministero della Scienza, ICT e Pianificazione Futura attraverso un progetto di sostegno per i principali ricercatori. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Internet il 16 dicembre 2014 sulla rivista scientifica internazionale ACS Nano.


Tratto dall'articolo "Researchers develop USB memory with crab shell extract", pubblicato il 16 gennaio 2015 dal sito web Korea.net.

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© Valerio Anselmo