Minacce della Corea del Nord alla Corea del Sud e agli Stati Uniti


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opo il lancio del razzo a lunga gittata avvenuto il 12 dicembre 2012, il Nord Corea si sta ora preparando a far esplodere la sua terza bomba atomica, probabilmente sotterranea, definita da loro stessi “un test nucleare di alto livello”, lasciando così intendere che potrebbe trattarsi di un dispositivo ad uranio altamente arricchito e non a plutonio. Il luogo in cui vengono effettuati i test nucleari si trova a Pungye-ri nella regione Hamkyung del Nord. Nel 2006 la Corea del Nord ha fatto detonare un dispositivo nucleare 6 giorni dopo avere annunciato i propri piani di effettuare il test, mentre nel 2009 la bomba fu fatta detonare 26 giorni dopo l’annuncio. Entrambi i test vennero effettuati alcune settimane dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aveva condannato il Nord Corea per i suoi lanci di razzi a lunga gittata.


Foto notturna della penisola coreana ripresa dal Suomi National Polar-orbiting Partnership Satellite (Suomi NPP). La differenza di illuminazione notturna delle due Coree è strabiliante (il Nord è praticamente al buio). Immagine tratta da Earth at Night alla posizione 1:30 del filmato.

Questa notizia capovolge completamente l’idea che ci si era ultimamente fatti su un possibile “ammorbidimento” della Corea del Nord verso l’Occidente e verso la Corea del Sud, come compariva anche dal tono degli ultimi articoli concernenti la Corea del Nord comparsi in questo sito.

Il comportamento imprevedibile dei leader di quel paese crea tensione non solo nell’area estremo-orientale del mondo, ma in tutto il pianeta. La nuclearizzazione del Nord e la minaccia che questo paese lancia non solo contro il Sud, ma contro la più grande potenza militare mondiale fa pensare che si tratti semplicemente di una montatura, un ricatto, la minaccia di un’azione bellica imminente fatta per ottenere prestigio all’interno e per ricavarne eventuali aiuti economici dall’esterno, come è già avvenuto più volte. La Corea del Sud e la Cina hanno infatti aiutato in varie occasioni quel paese che trascura il benessere della propria popolazione, spendendo invece somme ingenti per l’esercito e per gli armamenti. Però, come abbiamo già detto altrove, nessuno può mai sapere quello che farà domani il Nord Corea. Comunque, l’inviato speciale statunitense sulla Corea del Nord, Glyn Davies, ha detto che la denuclearizzazIone è una precondizione necessaria per la pace e la stabilità nella penisola coreana e che alla fine si giudicherà il Nord Corea per le sue azioni e non per le sue parole. Con l’ultima risoluzione ONU del 22 gennaio 2013 votata all’unanimità, è stato mandato a Pyongyang un messaggio unificato, ha detto ancora Davies, sottolineando che ora la Corea del Nord può scegliere se rispettare gli obblighi internazionali, abbandonando programma nucleare e missilistico, oppure isolare ulteriormente la propria nazione e rendere ancora più povera la popolazione.

La Cina, l’ultimo grande alleato di Pyongyang, ha invitato tutte le parti in causa a mantenere la calma e ad astenersi da azioni che potrebbero far aumentare la tensione nella regione. Mercoledì 23 gennaio 2013 il presidente cinese in pectore, Xi Jinping, ha espresso la propria opposizione allo sviluppo degli arsenali nucleari e delle altre armi di distruzione di massa nordcoreani, secondo quanto detto al termine dell’incontro da Kim Moo-sung, inviato speciale della prossima presidente sudcoreana, Park Geun-hye. L’inviato speciale ha aggiunto di aver trasmesso a Xi la posizione della presidente eletta Park, cioè che le provocazioni della Corea del Nord non saranno tollerate e che si risponderà con forza a ulteriori provocazioni, ma che, allo stesso tempo, si terrà sempre aperta una porta al dialogo e alla cooperazione, compresa l’assistenza umanitaria per il Nord Corea.

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato con voto unanime, inclusi quelli della Cina e della Russia, la risoluzione numero 2087 che prevede l’ampliamento della lista delle organizzazioni governative nordcoreane, tra cui l’Agenzia spaziale, soggette a sanzioni in risposta al lancio del razzo Unha-3 con una portata stimata di 6.500 chilometri. La Commissione nazionale di difesa nordcoreana ha fatto sapere che non nasconde il fatto che molti satelliti e missili a lunga gittata che la Corea del Nord lancerà e i test nucleari di alto livello che condurrà hanno come obiettivo gli Stati Uniti e ha aggiunto che la disputa con gli Stati Uniti si risolve con la forza, non con le parole. Ma, per ora, nonostante i proclami, il Nord Corea non è in grado di arrivare con i suoi vettori sul suolo americano e i missili a lungo raggio non possono ancora montare testate nucleari.

Il 24 gennaio sera l’ufficio stampa dell’Alto rappresentante per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza dell’Unione Europea, Catherine Ashton, ha salutato l’approvazione all’unanimità della risoluzione 2087 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e ha stigmatizzato l’intenzione delle autorità nordcoreane di continuare con azioni provocatorie. Intanto il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, ha invitato il regime di Pyongyang a rispettare tutti i documenti approvati dall’organo delle Nazioni Unite e ad astenersi dall’intraprendere qualsiasi azione che possa portare a nuove tensioni.

Dopo il rafforzamento delle sanzioni disposte martedì 22 gennaio 2013 dal Consiglio di sicurezza dell’ONU, la Corea del Nord ha minacciato di attaccare la Corea del Sud se Seul dovesse aderire a un nuovo round di sanzioni da parte delle Nazioni Unite. Il 25 gennaio il Nord ha aggredito verbalmente il Sud dicendo: “Le sanzioni significano guerra e una dichiarazione di guerra contro di noi.” I nordcoreani dichiarano che gli Stati Uniti, che mantengono tuttora 28.000 truppe in Corea del Sud, sono i loro nemici giurati e gli americani temono che il Nord Corea, fra non molto, possa mandare un razzo con testata nucleare sul loro territorio.

Per quanto ci riguarda più da vicino, un pericolo che l’Europa non deve trascurare è che la Corea del Nord può decidere di vendere la propria tecnologia nucleare a paesi medio-orientali poco stabili e molto più vicini all’Italia.

La situazione è fluida: il prossimo test nucleare potrebbe essere effettuato in un’occasione speciale, come ad esempio l’anniversario della nascita di Kim Jong-il, il 16 febbraio prossimo.


Considerazioni ispirate da vari siti web, molti dei quali italiani, su Internet attorno al 25 e 26 gennaio 2013.

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© Valerio Anselmo