Un museo della storia diplomatica
rintraccia la storia dei rapporti della Corea con l'estero

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


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perto nel febbraio del 1993, il “Museo della storia diplomatica” è dedicato a mostre che presentano la storia delle relazioni estere della Corea dalla fine del periodo Chosŏn e il sorgere del governo della Repubblica di Corea fino ad oggi. Il museo scopre, raccoglie, organizza e mette in mostra materiali e documenti in relazione con la diplomazia, contribuendo così all'istruzione dei futuri diplomatici e all'informazione del pubblico in genere.

La sala principale del museo

Nel 1963 fu fondato a Seul l'Istituto degli affari esteri e della sicurezza nazionale (IFANS Institute of Foreign Affairs and National Security) con lo scopo di addestrare i funzionari statali che lavorano nelle relazioni estere. L'istituto si chiamava allora “Istituto di istruzione per funzionari dei servizi esteri”, ma, con il crescere della necessità di un'analisi completa e sistematica dell'ambiente regionale e globale, nel 1977 fu riorganizzato per espandere la sua funzione di ricerca e gli fu assegnato il nome attuale.

Oggi l'istituto si concentra sulla formazione di funzionari di classe per il servizio esteri con competitività internazionale attraverso un'istruzione sistematica e un adeguato addestramento al tipo di incarico. Al secondo piano dell'edificio dell'IFANS si trova il Museo della storia diplomatica, aperto a chiunque sia interessato alla storia delle relazioni estere della Corea.

Il Museo della storia diplomatica copre la storia delle relazioni estere della Corea a partire dal forzato Trattato di amicizia fra la Corea e il Giappone del 1876 fino ad oggi. Le varie sezioni comprendono ricordi raccolti da ex diplomatici e da funzionari governativi di alto rango e tutti i tipi di materiali provenienti da vari luoghi, fra cui documenti, fotografie, trattati, corrispondenza, libri, medaglie, souvenir, lettere di presentazione e di pieni poteri, oltre a schede di riconoscimento.

La medaglia Grand Gwanghwa viene concessa agli individui che
hanno contribuito al prestigio nazionale, alle relazioni amichevoli
e al miglioramento dei rapporti con un altro paese

Degli oltre 400 oggetti della collezione, 170 dei materiali più rilevanti sono permanentemente in mostra per chi sia interessato a conoscere i numerosi diplomatici della Corea e la sua complessa storia delle relazioni estere.

Le prime vetrinette sono quelle delle fotografie. La più vecchia fotografia della collezione del museo è una foto del 1871 di ufficiali coreani a bordo della cannoniera della marina degli Stati Uniti durante l'incidente noto in coreano come Sinmi-yangyo (신미양요 ), che si riferisce all'occupazione da parte degli Stati Uniti dell'isola di Kanghwado (Ganghwado). Nel 1871 l'ammiraglio Rodgers guidò tre navi da guerra nel canale Kanghwa, occupando l'isola e imponendo un trattato commerciale come ammonimento per la distruzione della nave statunitense General Sherman avvenuta nel 1866.

Altre fotografie comprendono funzionari del Ministero coreano degli affari esteri e del commercio estero dal 1882, data della prima delegazione coreana in America guidata dal ministro Min Yeong-ik, fotografie delle legazioni americana, russa e francese in Corea dalla fine del 19º secolo e una fotografia dell'imperatore Kojong (Gojong) che osserva una dimostrazione delle truppe giapponesi che protestano per la sua fuga nella delegazione russa. Queste fotografie servono a mostrare la confusione delle relazioni estere della Corea verso la fine del 19º secolo.

Vi sono poi delle foto che chiariscono la storia moderna della diplomazia coreana. Fra queste, foto che risalgono al 1902 e che mostrano la storia delle prime migrazioni coreane in America, foto riprese attorno al 1945, periodo della liberazione della Corea dal giogo coloniale giapponese, fotografie che mostrano l'ingresso della Corea nelle Nazioni Unite, registrazioni di relazioni estere fra la Corea e il Giappone, e foto che mostrano l'ingresso della Corea in vari trattati internazionali.

Fra gli importanti documenti in esposizione vi è la certificazione da parte del sindaco di Seul del contratto d'acquisto del terreno per la Legazione statunitense a Seul nel 1883, un cablogramma inviato dall'imperatore Kojong nel 1905 al governo degli Stati Uniti con il quale dichiarava l'invalidità del forzato trattato di protettorato fra la Corea e il Giappone, la dichiarazione fatta da 16 nazioni che avevano preso parte alla Guerra di Corea durante un incontro tenutosi a Ginervra nel 1954 per discutere il problema dell'unificazione della penisola, vari rapporti e richieste fatte dai diplomatici coreani, e il comunicato congiunto del primo incontro a livello ministeriale dell'ASPAC (Asian and Pacific Council) tenuto nel 1966.

Nella fotografia a lato è ritratta la prima
delegazione coreana in America. La foto
risale al 1883

Il museo possiede anche una collezione di libri che rivelano fatti importanti sulla diplomazia coreana. Fra gli altri, vi è un libro pubblicato dalla Reale Accademia delle Scienze ad Amsterdam che contiene una mappa disegnata dal cartografo francese Guillaume Delisle che indica il Mare orientale (noto in Italia come Mar del Giappone) con il nome di “Mer de Coree” (Mar della Corea). Questa costituisce un'evidenza importante, se si considera il recente disaccordo fra la Corea e il Giappone a proposito della proprietà dell'isola di Tokto.

Il libro Life in Corea (Vita in Corea), scritto da W. R. Carles, un vice console britannico che soggiornò in Corea per 18 mesi negli anni 1884 e 1885, fornisce un resoconto dettagliato delle usanze, della cultura e della geografia della Corea, oltre a storie che riguardano la popolazione.

Fra gli altri volumi vi è la guida con il programma per la visita di stato del presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower nel 1960 e il primo numero della rivista Woegyo (Diplomazia) del 1965, contenente articoli, saggi e commentari sugli affari esteri.

Sono anche in mostra varie lettere ufficiali inviate da diplomatici coreani.

Una foto di dignitari del Governo provvisorio
coreano scattata nel novembre del 1945

Fra queste una lettera del 1888 da parte del ministro Park Jeong-yang al Segretario di stato statunitense con la quale lo informava della fondazione della Legazione coreana, una lettera del 1900 inviata dal ministro Yi Beom-jin al ministro degli affari esteri russo con la quale lo informava del suo arrivo a San Pietroburgo, una lettera del 1905 da parte dell'addetto commerciale coreano relativa al trasferimento della Legazione coreana in Giappone e la risposta inviata dal segretario di stato statunitense, una lettera del 1921 mandata al segretario di stato degli Stati Uniti con la richiesta di riconoscimento della sovranità e indipendenza della Corea, una lettera del 1951 inviata dal dottor Chang Myon che informava l'assistente segretario di stato del termine del proprio periodo di incarico e la risposta degli Stati Uniti, e infine una lettera scritta dal presidente Eisenhower.

Oltre a ciò, i visitatori del museo possono osservare vari trattati che la Corea ha concluso con altri paesi. Questi coprono 100 anni di relazioni fra la Corea e gli stati esteri e includono il trattato di pace, relazioni amichevoli, commercio e navigazione del 1882 fra la Corea e l'America, il trattato di amicizia e commercio del 1883 fra la Corea e la Gran Bretagna, il trattato di amicizia e commercio del 1886 fra Corea e Francia, il trattato di alleanza fra Corea e Giappone del 1894, e l'accordo di armistizio della Guerra di Corea del 1953 e il documento provvisorio supplementare.

Nel 2004 e 2005 si può dire che ci sia stata una svolta nelle relazioni estere della Corea. Nella complessa situazione mondiale, la Corea ha dovuto combattere per andare avanti.

Un particolare della mappa del 1735 prodotta ad Amsterdam per
la Reale Accademia delle Scienze dal cartografo francese
Guillaume Delisle, nella quale il Mare Orientale (noto da noi come
“Mar del Giappone”) viene etichettato come “Mar della Corea”
(Mer de Corée)

La Repubblica di Corea sta mobilitando tutti i canali diplomatici per risolvere il problema nucleare nordcoreano in cooperazione con i paesi membri dei colloqui a sei, e costruendo una nuova alleanza con gli Stati Uniti che prevede la cessione della base militare U.S. di Yongsan e la riduzione delle truppe statunitensi in Corea. Altri problemi diplomatici da risolvere comprendono l'impiego di altre truppe in Irak, il rapimento e decapitazione di Kim Sun-il da parte di Al-Qaeda, la distorsione della storia di Koguryŏ da parte della Cina, gli esperimenti con materiali nucleari condotti da alcuni scienziati locali, e la battaglia con il Giappone sulla sovranità dell'isola di Tokto (Dokdo). Tutti questi sono problemi importanti che richiederanno tempo e molti sforzi per essere risolti.

Tuttavia, si dice che la forza diplomatica di un paese sia una misura della sua potenza nazionale. Si spera che i difficili problemi diplomatici degli ultimi due anni contribuiscano a far maturare le relazioni estere della Corea e servano ad arricchire l'esperienza e le capacità dei diplomatici coreani nel mondo.

Ci si augura che il Museo della storia diplomatica sia di aiuto nel far conoscere, in un modo più efficace, la storia delle relazioni diplomatiche della Corea a coloro che lavorano nelle relazioni estere e a tutta la popolazione.


Basato su “Diplomatic History Museum”, in Pictorial Korea, maggio 2005.Testo originale di Kim Hyun-sook, fotografie di Kim Soo-ki. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo