I nodi ornamentali della Corea tradizionale

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Nella Corea tradizionale i nodi ornamentali venivano usati per significare che un giorno importante era un qualcosa di “molto speciale”.

Norigae, a sinistra di Kim Mi-ri,
a destra di Kim Hye-soon

I nodi ornamentali decoravano le lampade appese alle grondaie del tetto di una casa in cui si stava celebrando un evento festoso, ornavano la portantina di una sposa novella nel giorno del suo matrimonio e abbellivano gli strumenti musicali usati per allietare i banchetti e per accompagnare le cerimonie tenute nei palazzi reali.

I nodi sono stati usati sia in Oriente che in Occidente fin dai tempi più antichi. Furono dapprima annodati con funi fatte di erba, corteccia o cuoio, ritorto o tessuto, per farne strumenti per la caccia o per la pesca. I nodi furono anche usati come ornamenti personali e per decorazioni casalinghe, oltre che per contare e per comunicare.

Qui sopra, a sinistra pendenti per ventagli di Chung Yang-soon,
a destra cinture ricamate e decorate con nodi, di Kim Hee-jin

In epoche più vicine a noi, i nodi cominciarono a essere usati in altri campi, come nei trasporti, nell'agricoltura, nelle costruzioni, nel traffico marittimo e nei vestiti. I nodi divennero allora più intricati e furono usati anche per scopi cerimoniali e ornamentali.

Pendenti per ventagli, di Kim Eun-sook

Anche se un tempo venivano usati solo quando erano necessari nella vita di ogni giorno, i nodi favorirono lo sviluppo di una coscienza estetica che portò alla ricerca di realizzazioni sempre più belle, tanto che si svilupparono in forme d'arte diverse, come macramè, tappeti, merletti e lavori a maglia.

In Corea, la bellezza caratteristica dei nodi ha portato allo sviluppo di una forma d'arte unica. L'arte della creazione di nodi ornamentali tradizionali, o maedŭp (매듭) come è nota in coreano, è stata designata “Importante proprietà culturale intangibile numero 22”.

Nodi decorativi di una collana

Molti nodi, che venivano usati un tempo come decorazioni nelle abitazioni, sui vestiti, e per le cerimonie nei palazzi reali o nei templi buddisti sono giunti fino a noi. Data la loro insuperabile bellezza come forma e colore, i nodi ornamentali furono spesso usati sui norigae (노리개, pendagli decorativi con tasselli e gemme preziose), su borsette e su cinture.

I norigae, i più rappresentativi degli ornamenti femminili, venivano appesi al chŏgori (저고리, una giacchetta corta, con le maniche lunghe), alle stringhe del vestito o del soprabito, o alla vita di una gonna, mettendo in risalto la bellezza complessiva dell'abito. Tuttavia, i coreani d'un tempo non usavano i norigae solo come ornamento: li appendevano ai vestiti per indicare un giorno speciale, come una visita al palazzo reale o un evento felice.

A sinistra nodi porta-tovaglioli di Lee Young-in,
a destra norigae di Kim Hye-soon

E i norigae, che donne di condizione sociale inferiore ricevevano in regalo, venivano poi trasmessi di generazione in generazione come preziosi cimeli di famiglia.

I nodi venivano anche usati per altri scopi, e queste occasioni e usi si possono dedurre dall'esame di vari testi storici. Secondo il Samguk yusa (삼국유사 , Memorabilia dei Tre Regni), una storia del periodo dei Tre Regni (I secolo a.C. - VII secolo d.C.), il re di Silla Kyŏngdŏk (경덕 , r. 742-765) “si comportava come una donna da quando aveva appena un anno fino a quando ascese al trono, e gli piaceva indossare borsette di seta”.

Borsette, opera di Chun Young-won

Ciò indica che i coreani usavano borsette di seta durante il periodo dei Tre Regni e, siccome erano necessari corde e nodi per legare la borsetta alla vita, questo ci lascia capire che a quel tempo venivano usati anche i nodi.

Ci sono trentatre tipi base di nodi coreani, ognuno dei quali ha una forma diversa. Tutti i nodi, però, hanno una struttura verticale continua che inizia al centro e termina al centro.

A sinistra, pendenti di una
lampada creati da Kim Hee-jin

A destra, pendenti di un porta
lettere creati di Lee Sun-koo

Essendo simmetrici orizzontalmente e verticalmente, i nodi mostrano la bellezza dell'ordine e del bilanciamento. Come si può notare dal loro nome, “farfalla”, “libellula”, “crisantemo”, “ape”, “pulcino” e “cicala”, i nodi tradizionali coreani si basano su soggetti naturali.

La bellezza naturale di varie piante e animali che si trovano nelle campagne coreane viene catturata in questi nodi, e le tecniche raffinate dell'arte dei nodi ne esaltano la bellezza. Dato che la cultura tradizionale coreana considera l'umanità e la natura come esistenti in armonia, è naturale che siano stati scelti questi soggetti per i nodi coreani.

Bambolina vestita con i costumi delle dame di
corte: si notino i norigae sulle ampie maniche

Per mantenere attiva l'arte coreana tradizionale della creazione dei nodi, Kim Hee-jin, designata dal governo coreano come “importante proprietà culturale intangibile” in quanto praticante questa specialità, ha fondato nel 1979 la Società per i nodi coreani.

La Società ha lo scopo di effettuare ricerche sull'argomento e di ricreare l'arte dei nodi tradizionali trasmettendo le tecniche e i segreti dell'arte ai propri membri che hanno l'opportunità di esporre i propri lavori migliori in una mostra annuale.

La mostra gioca un ruolo importante nel presentare la bellezza dei nodi ornamentali tradizionali al grosso pubblico.

La bellezza unica dei nodi ornamentali viene anche proposta in varie mostre in Corea e all'estero. La prima mostra internazionale dei nodi ornamentali coreani si è tenuta a Tokyo nel 1983, seguita dalle mostre a New York e a Parigi. Queste esposizioni hanno contribuito molto a far conoscere la bellezza dei nodi tradizionali all'estero.

Collane di Kim Hye-soon

In particolare, la mostra tenutasi nel 1986 nell'Espace Pierre Cardin su invito della Camera di commercio francese per commemorare i 100 anni dell'amicizia fra la Francia e la Corea ha suscitato grande interesse per i nodi coreani da parte del pubblico francese.

Dai semplici nodi usati per legare le borsette agli squisiti e delicati nodi ornamentali dei norigae, i nodi tradizionali coreani sono stati trasmessi non soltanto attraverso gli antichi testi, ma dalle mani di una generazione all'altra.

Un tavolino a forma di mezzaluna,
decorato con nodi, di Kim Pyong-hyuk

E in questo processo di trasmissione, i nodi si sono naturalmente sviluppati da un semplice strumento pratico in una bellissima forma d'arte.


Tratto da “Traditional Knots”, in Pictorial Korea, agosto 2003. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo