Oh Eun-Sun, prima donna al mondo sui 14 ottomila

Di fronte alla recente vittoria della sudcoreana Oh nella gara a chi riusciva per prima a scalare tutte le 14 cime più alte del mondo, ciò che prova lo scrivente, che ama e rispetta la montagna, non è un senso di ammirazione verso l’atleta coreana, quanto piuttosto un senso di imbarazzo nel vedere come, anche in questo campo, si sia voluto primeggiare “ad ogni costo”. Questa pagina dà l’annuncio del primato raggiunto, ma riporta anche le polemiche che la notizia ha suscitato nel mondo.



Oh Eun-Sun sulla vetta dell’Annapurna

L’

alpinista coreana Oh Eun-sun, quarantaquattrenne, il 27 aprile 2010 ha scalato l’Annapurna, completando così la «collezione» delle 14 cime più alte del mondo e battendo le rivali sul filo di lana. Nella corsa alla conquista di quest’altro primato mondiale la Corea non ha lesinato i mezzi. La scalata di Oh, resa possibile da un massiccio spiegamento di risorse umane e logistiche, è stata addirittura ritrasmessa in diretta dalla televisione sudcoreana KBS. A vedere le foto su Internet, la troupe che seguiva la scalatrice risultava davvero imponente. Il concetto di alpinismo “leggero”, alla Messner, di sfida a se stessi nel conquistare la montagna senza ausili esterni (equipaggiamento minimo e leggero, senza portatori sherpa d’alta quota, né ossigeno supplementare) sembra ormai scomparso, come se oggi contasse solo arrivare per primi, a qualunque costo.

Gli ottomila di Oh Eun-Sun
17/07/1997 1 Gasherbrum 2
20/05/2004 2 Everest (con ossigeno)
03/10/2006 3 Shisha Pangma
08/05/2007 4 Cho Oyu
20/07/2007 5 K2 (con ossigeno)
13/05/2008 6 Makalu
26/05/2008 7 Lhotse
31/07/2008 8 Broad Peak
12/10/2008 9 Manaslu
06/05/2009 10 Kangchenjunga (controverso)
21/05/2009 11 Dhaulagiri
10/07/2009 12 Nanga Parbat
03/08/2009 13 Gasherbrum 1
27/04/2010 14 Annapurna

Certo, per Oh Eun-Sun deve essere stata una liberazione arrivare alla fine di una fatica durata tredici anni. Alla notizia del primato raggiunto, nel mondo occidentale si sono subito scatenate le polemiche, soprattutto perché alcuni mettono in dubbio che la scalatrice coreana sia mai arrivata alla vetta del Kangchenjunga. Il Corriere della Sera in data 27-28 aprile 2010 esponeva questi dubbi:

«Terminata la fatica per la conquista dell'Annapurna, l'alpinista sudcoreana Oh-Eun-Sun è attesa da un'altra prova decisiva: dimostrare di aver raggiunto il 6 maggio del 2009 la vetta del Kangchenjunga, 8.586 metri, in Nepal. Al rientro a Kathmandu, insieme al suo sherpa affronterà infatti un colloquio con l'americana Elizabeth Hawley, unanimemente riconosciuta come un'autorità nel settore e l'unica "autorizzata" a confermare o meno la conquista di una vetta in Himalaya. «Miss Oh e il suo sherpa - ha detto nei giorni scorsi la Hawley alla Bbc - hanno riferito ad un mio assistente di aver raggiunto la cima del Kangchenjunga e non abbiamo motivi di dubitare di loro. Però abbiamo deciso di raccogliere le loro testimonianze al più presto per chiarire tutto». Al centro della "querelle" una foto che Miss Oh avrebbe scattato sotto la vetta - a causa del maltempo - in cui si vede una roccia mentre in quei giorni - secondo quanto riferito da altri alpinisti - la cima era ricoperta interamente dalla neve. Inoltre l'alpinista sudcoreana disse di non aver visto nulla in vetta mentre altre spedizioni salite nei giorni successivi riferirono che c'erano molte bombole di ossigeno.»

Di fronte alla nostra Nives Meroi, che era anch’essa in gara per quel traguardo con le sue 11 vette scalate tutte senza ossigeno, senza portatori d’alta quota, senza preparazione della via fatta da altri, senza trasbordi in elicottero fino al campo base (come sembra sia invece avvenuto per Oh Eun-Sun) e accompagnata solo dal marito, ci si chiede che valore possa avere il primato raggiunto da Oh Eun-Sun, in un certo senso vittima designata di un meccanismo sforna-primati-mondiali. Si veda l'intervista fatta a Nives Meroi da parte del Messaggero Veneto in data 27 aprile 2010.

Chissà perché, di fronte a tutto questo, mi torna in mente la sconfitta dell'Italia da parte della Corea del Sud nel campionato mondiale di calcio del 2002 a causa delle decisioni dell'arbitro Moreno che espulse Francesco Totti nei tempi supplementari e annullò un gol a Damiano Tommasi, sempre nei tempi supplementari...

Il CAI (Club Alpino Italiano) nel numero di agosto 2010 de «Lo Scarpone» annuncia che, in occasione del prossimo International Mountain Summit (www.ims.bz) che si terrà a Bressanone dal 30 ottobre al 7 novembre 2010, si avrà un “summit in rosa” sabato 6 novembre al Forum di Bressanone, dove «inevitabilmente dovranno essere chiarite alcune ombre che ancora gravano sull’impresa di Oh Eun-Sun, salita in vetta al K2 e all’Everest con l’ausilio dell’ossigeno, mentre alcune immagini da lei scattate nel 2009 sul Kanchenjunga, terza vetta più alta del mondo, non corrisponderebbero al panorama ripreso da altri giunti in cima negli stessi giorni.»


Tratto da varie fonti in Internet nel mese di agosto 2010 e dal numero di agosto 2010 de “Lo Scarpone” (CAI).

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo