Il monte Paektu-san in Nord Corea

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on i suoi 2744 metri s.l.m. il monte Paektu-san (백두산 ) è la montagna più alta della penisola coreana. Questo monte ha un significato speciale per i coreani: è infatti considerato il luogo natìo spirituale di tutto il popolo coreano e un simbolo che ispira l'unità e l'orgoglio della nazione. Ciò è anche espresso nella frase iniziale dell'inno nazionale coreano: “Iddio protegga per sempre il nostro paese, fino a che le acque del Mare Orientale si siano asciugate e il Monte Paektu-san si sia consumato. (동해물과 백두산이 마르고 닳도록 하느님이 보우하서 우리 나라 만세)”. Oggi molti coreani visitano questo luogo, quasi come in pellegrinaggio.


Sulla sommità del monte Paektusan si è formato un lago nel cratere vulcanico

La sommità del Paektu-san ha le caratteristiche della tundra ed è coperta di neve per oltre otto mesi all'anno. Il nome Paektu-san significa “Monte (san ) Capo (tu ) Bianco (paek )”, un nome simile al nostro “Monte Bianco”. Di origine vulcanica, le sue falde salgono dolcemente fino a quota 1800, per poi spingersi in modo più deciso fino ai 2500 metri, dando alla montagna una forma a campana.

Per raggiungere la montagna, che si trova sul confine fra il Nord Corea e la Cina, i visitatori devono di solito passare attraverso la Cina. Nonostante il lungo viaggio da affrontare, in tutto il corso dell'anno vengono a visitare questo luogo non solo scalatori e amanti della montagna, ma turisti di tutte le età e molti fotografi.

La cima della montagna è tagliata in due
dal confine fra Cina e Nord Corea

Ma ne vale davvero la pena. Saliti sulla cima, si è gratificati dall'imponente vista del lago Ch'ŏnji (o “Lago celeste” 천지 ) che si stende ai piedi dei turisti. Il lago, che si è formato nel cratere del vulcano spento, è circondato da 16 picchi, fra cui il picco più alto, chiamato “Picco Generale”. Il Lago Ch'ŏnji è profondo varie centinaia di metri e le sue acque sono di un bel blu cupo. Dalla superficie dell'acqua il Picco Generale si alza per altri 600 ripidi metri.

Per gli abitanti della Corea, il monte Paektu è il luogo dove è nata la razza e la nazione coreana, come si narra nei miti e nelle leggende. Questa credenza era diffusa già negli antichi stati coreani, a cominciare dall'Antico Chosŏn, e continuando con Puyŏ, Koguryŏ e Parhae. Per questo motivo Il monte Paektu è sempre stato venerato come una montagna sacra, alla quale non ci si può avvicinare senza un profondo raccoglimento.

Fiori che costellano le pendici del Paektu-san

È anche un simbolo importante da un punto di vista geografico. Fin dall'antichità i coreani hanno paragonato le montagne e la terra ad alberi viventi, divisi in grandi tronchi e rami minori che proteggono la terra. Hanno anche sempre creduto che attraverso la terra scorresse un'energia misteriosa. Da questo punto di vista geomantico, il monte Paektu è la fonte di tutta l'energia terrestre che scorre in Corea.

Da questo luogo, che può essere chiamato “capo”, si pensava che l'energia della terra scorresse lungo la catena del monte Paektu e raggiungesse tutte le aree della penisola coreana, creando montagne, fiumi e villaggi. Questi concetti geomantici non sono mutati troppo in Corea, anche dopo la modernizzazione.

Altri fiori sulle pendici del monte Paektu

All'epoca degli antichi stati, l'area attorno al monte Paektu era tutta sotto il dominio del popolo coreano. Questa situazione continuò fino al 17º secolo quando sorsero dispute di confine fra la dinastia cinese Qing e la dinastia coreana Yi di Chosŏn, in seguito alle quali quest'area divenne una regione di confine.

Il confine fu poi definitivamente fissato in epoca moderna e attualmente corre attraverso il monte Paektu e il lago Ch'ŏnji. Con la divisione della penisola coreana e la lunga guerra fredda dopo la Seconda guerra mondiale, per un periodo di circa 40 anni i sudcoreani hanno avuto parecchie difficoltà per visitare questo sacro monte.

Continua l'esposizione della flora del Paektu-san

Con il ristabilimento delle relazioni diplomatiche fra la Corea del Sud e la Cina, e con l'atmosfera di distensione fra il Sud e il Nord Corea, le cose sono cambiate e ora chiunque abbia le possibilità finanziarie può visitare sia il monte Paektu, che la famosa Montagna di Diamante (Kŭmgang-san 금강산 ), situata anch'essa in Nord Corea.

Nonostante il suo significato storico, geografico e politico, il Paektu-san vanta anche una bellezza naturale unica e un'ecologia interessante. Primo fra tutti, il lago Ch'ŏnji è rinomato come lago vulcanico che conserva incontaminata l'atmosfera delle ere passate. È grandissimo, si stima che contenga 2 miliardi di tonnellate d'acqua, e le sue acque ospitano in abbondanza pesci di acque montane, come la trota.

Fiori selvatici del Paektu-san

I fiori selvatici che spuntano durante la primavera contribuiscono alla bellezza della montagna. Sopra i 2000 metri i fiori selvatici sbucano dalla terra durante il periodo utile di 4 mesi, da giugno a settembre. È una gioia scoprire le bellezze semplici di questi magnifici fiori fra i cespugli.

La lotta per la sopravvivenza combattuta dai fiori selvatici che devono combattere coi venti che sfiorano sovente i 150 km/h e con le basse temperature che vanno spesso sotto lo zero, rivelano sorprendenti tracce dell'evoluzione. La pianta Chrysoplenium grayanum, che ha i fiori delle dimensioni del miglio, per attirare gli insetti cambia persino in giallo il colore delle foglie. Le piante più deboli fanno molti sforzi per proteggere il polline dal vento: il papavero di montagna, per esempio, volge automaticamente le foglie nella direzione del vento per proteggere gli stami.

È anche interessante notare la distribuzione orizzontale delle piante a seconda della quota. Dai 1400 ai 1600 metri ci sono boschi di alberi con foglie aghiformi, come abeti rossi, e di alberi a foglie decidue, con betulle e pioppi tremuli. Da 1600 a 2000 metri ci sono boschi di larici, abeti e altri alberi, mentre l'altezza degli alberi decresce con l'altitudine.

Il limite della vegetazione arborea è a 1930 metri a causa dei forti venti che vi soffiano da Nord-Ovest. Di conseguenza, sulla cima solo la superficie del terreno disgela, anche d'estate, e vi crescono solo erbe. Sul monte Paektu crescono circa 650 specie di piante. Anche se questo può sembrare un numero esiguo in confronto con altre parti della Corea, occorre tener presente il clima rigido e stanno comunque cominciando a crescere nuove specie a causa dell'attività vulcanica.

Le acque del lago Ch'ŏnji scorrono verso
il basso e creano la cascata Changbaek

Oltre allo spettacolo del lago Ch'ŏnji e alla varietà di piante e di fiori, il Paektu-san vanta anche la cascata Changbaek, alta 67 metri e posta all'altitudine di 2000 metri, e 13 sorgenti termali nell'area attorno all'ingresso alla montagna. Gli scalatori si fanno fotografare con lo sfondo della cascata e fanno persino bollire le uova nelle sorgenti termali all'aperto. Oggi il numero degli stranieri che visitano il monte Paektu continua ad aumentare.

Ai Giochi Asiatici di Pusan, che si sono tenuti nel settembre 2002, le fiamme delle torce che erano state accese sul Paektu-san e sull'Halla-san (한라산 ), la montagna più alta del Sud Corea, sono state combinate per accendere la torcia dei Giochi Asiatici.

Alpinisti che campeggiano sulla
superficie ghiacciata del lago Chŏnji

Oggi il Paektu-san, così carico di significati nel cuore dei coreani, agisce da punto focale nel sogno della riunificazione nazionale auspicata da tutti.


Basato su “Baekdusan - The Spiritual Home of All Koreans”, in Pictorial Korea, febbraio 2003. Testo originale di Kim In-gi, fotografie di Seo Jae-cheol. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo