Antichi reperti rinvenuti nel tempio Mireuksa
riportano alla memoria un’antica storia d’amore

Il rinvenimento di alcuni reperti di oltre tredici secoli fa all’interno di una pagoda presso un tempio antico ha fatto ricordare anche una storia leggendaria che, come accade spesso, potrebbe essersi basata su qualcosa di realmente accaduto.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.



La pagoda del tempio Mireuksa, la più antica pagoda in pietra esistente al mondo, al cui interno è stata fatta la scoperta, qui fotografata prima dell’inizio dei lavori di restauro.

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a grande pagoda del tempio Mireuksa (미륵사 彌勒 “Tempio del Budda Maitreya”) a Iksan, nella regione Jeolla del nord, è la più antica pagoda in pietra esistente al mondo e, nel 1962, è stata designata tesoro nazionale numero 11 dall’Amministrazione dei beni culturali della Repubblica di Corea.

Il monumento, dopo tanti secoli, aveva bisogno di un grosso restauro e, per poter fare un’accurata manutenzione, l’Istituto Coreano di Ricerca sui Beni Culturali ha deciso di smontarla e di ripararla. Il 19 gennaio 2009, nel corso di questo lavoro è stata scoperta, al suo interno, quella che si potrebbe definire una "capsula del tempo" risalente a 1370 anni prima, uno spazio in cui erano conservati vari oggetti preziosi mandati verso il futuro dai costruttori della pagoda. Fra gli oggetti ritrovati primeggia un contenitore di sarira (reliquie buddiste) e una lastra d’oro scritta in caratteri cinesi, che conferma che il tempio fu costruito nel 639 d.C. Questa lastra ora sta dando del filo da torcere agli studiosi che stanno disputando sulla sua corretta interpretazione.

Gli oggetti scoperti nella pagoda dimostrano la grande arte metallografica di Baekje. Il piccolo contenitore in oro è alto 13 centimetri ed è decorato con motivi di petali di loto e di caprifoglio. È un capolavoro paragonabile al brucia-incenso di Baekje in bronzo dorato trovato a Neungsan-ri, Buyeo. Questo contenitore getta nuova luce sui rituali dell’antico regno, e i molti resti trovati rivelano alcuni importanti punti cronologici.

La tradizione: un po’ come Romeo e Giulietta, ma con un lieto fine


Il piccolo vano in cui sono stati trovati i reperti archeologici, qui fotografati subito dopo la scoperta

Di recente il dramma Seodong-yo (서동요 ) della televisione coreana ha commosso gli spettatori perché narra la storia d’amore fra due ragazzi di nazioni rivali, la principessa Seonhwa dello stato di Silla e il suo innamorato Seodong del vicino stato di Baekje, un ragazzo di bell’aspetto, ma povero, divenuto poi il re Mu (무왕 ). Nel dramma televisivo il re Mu appare come il quarto figlio, segreto, del re Wideok (위덕왕 554-598) di Baekje.

Ricordiamo che lo stato di Baekje governò la parte sud-occidentale della penisola coreana per quasi sette secoli, dal 18 a.C al 660 d.C., e che non era in buoni rapporti con il vicino stato di Silla, che alla fine lo conquistò.

Questa storia d’amore è narrata originariamente in un testo storico, il Samguk yusa (삼국유사 “Mirabilia dei Tre regni”), compilato dal monaco Iryeon nel tredicesimo secolo. Sotto la voce “Re Mu”, che parla della costruzione del tempio Mireuksa, è riportato il racconto, che qui citiamo. È una bella storia, anche se poco storica e molto frutto dell’immaginazione di chi la scrisse e in più arricchita da situazioni fantastiche e mirabolanti, tipiche dei racconti orientali di quell’epoca.


Il piccolo contenitore di sarira viene sollevato con delicatezza da un archeologo con tanto di guanti

Il racconto del Samguk yusa

«Il trentesimo sovrano di Baekje fu il re Mu (600-641), che si chiamava allora Jang ( ). Sua madre era una giovane vedova che viveva in una capanna vicino a un grande stagno. Un drago si innamorò di lei e lei concepì e diede alla luce un figlio. Questo ragazzo crebbe forte nel fisico e maestoso nell’aspetto, ma era così povero che doveva andare nei campi a scavare patate dolci selvatiche per nutrire sua madre e se stesso. E così i vicini lo chiamarono Seodong (서동 ), che significa “il ragazzo delle patate dolci”.

Seodong sentì dire che Seonhwa (선화 ), terza figlia del re Jinpyeong (진평왕 579-632) di Silla, era molto bella. Così si tagliò i capelli e visitò Gyeongju, la capitale di Silla, portando sulle spalle un grande sacco di patate dolci. Si fece amici i bambini dando loro da mangiare le patate dolci e allo stesso tempo insegnò loro una canzone che aveva composto:

Alla principessa Seonhwa piacciono le patate dolci.
Si è innamorata segretamente del ragazzo delle patate dolci .
Ogni notte viene di nascosto a incontrarlo
e dorme fra le sue braccia con dolci baci.

Ben presto questa canzone risuonò in tutti i quartieri della capitale e perfino nel palazzo reale. I cortigiani, ricevuti in udienza reale, persuasero il re a mandare la figlia in esilio per mettere a tacere lo scandalo. La regina diede alla ragazza una quantità d’oro perché potesse pagare le spese e la salutò con le lacrime agli occhi.


Il contenitore di sarira, alto appena 13 centimetri, ripulito. È d’oro ed è decorato con motivi di petali di loto e di caprifoglio.

Quando la ragazza si incamminò per il suo viaggio solitario, saltò fuori il ragazzo delle patate dolci, che si offrì di farle da guardia del corpo e da guida. Lei non sapeva chi fosse e da dove venisse, ma fu contenta che qualcuno la accompagnasse. E, mentre attraversavano i boschi, lei si innamorò di lui e alla fine dormì fra le sue braccia.

I due innamorati viaggiarono felici assieme per molti giorni, superando colline e attraversando corsi d’acqua, finché giunsero a Baekje. Allora la ragazza disse: “Marito mio, ecco qui un sacco di oro luccicante. Con questo potremo farci una casa confortevole.”
“Che cos’è questo?” chiese Seodong ridendo.
“Non conosci l’oro?” rispose Seonhwa. “Ci renderà ricchi per cent’anni.”
Seodong allora le disse: “Fin dall’infanzia ho sotterrato dell’oro nei buchi da cui tiravo fuori le patate dolci”.
La ragazza meravigliata: “Se è così,” - disse - “tu hai una grande quantità di ciò che è più prezioso al mondo. Se ti ricordi dove l’hai sepolto, perché non lo tiri fuori e lo mandi al palazzo di mia madre e mio padre?”
Il ragazzo si disse d’accordo. Ricuperò tutte le pepite d’oro dalle centinaia di buchi che aveva fatto e le ammassò e queste costituivano una collina.

Poi si recò dal famoso monaco Jimyeong Beopsa (지명법사 ) del tempio Saja (사자사 ) sul monte Yonghwa (용화산 ) per chiedergli come avrebbe potuto trasportare tutto quell’oro a Gyeongju.
Il monaco gli rispose: “Porta l’oro qui da me e io lo manderò sulle ali di uno spirito con una parola magica”.
Quando la principessa Seonhwa udì ciò, danzò per la gioia e scrisse una lettera per i suoi reali genitori informandoli del suo felice matrimonio con il ragazzo delle patate dolci e della spedizione dell’oro in regalo. Al tramonto la montagna d’oro fu portata nel cortile del tempio Saja assieme alla lettera ed ecco che queste si sollevarono in aria e furono trasportate la stessa notte al palazzo di Silla.

Quando ricevette questo dono e lesse la lettera della figlia, il re Jinpyeong si meravigliò dei poteri magici del monaco di Baekje ed espresse la propria gioia mandando una risposta alla principessa Seonhwa, con la quale continuò anche in seguito a scambiare lettere.
Seodong fu tanto amato dalla gente di Baekje per le sue azioni principesche, per la sua benevolenza e i suoi doni, che al momento opportuno fu poi eletto al trono con le acclamazioni di tutto il popolo.»

Un enigma di difficile soluzione

L’enigma posto dal reliquiario di sarira è serio. Secondo questo cimelio, il tempio Mireuksa sarebbe stato fondato dalla “regina di Baekje, figlia del ministro Sataek Jeokdeok (사택적덕 )”. Finora si era sempre pensato che il tempio fosse stato costruito dal re Mu e dalla sua regina consorte Seonhwa che era fuggita da Silla con il suo innamorato, come è riportato nel testo storico Samguk Yusa.

La parte del testo cinese (trascritto dalla lastra d’oro)
che riguarda l’enigma della regina di Baekje

Cliccando su uno degli ideogrammi del testo
cinese per il quale compare la manina, sarà
visualizzata la scheda corrispondente

Se l’interpretazione del testo cinese ora scoperto è corretta, ciò significherebbe invece che la leggenda del “Canto di Seodong, o ragazzo delle patate dolci”, dove un ragazzo povero compone una canzone per corteggiare la principessa di Silla, sarebbe stata composta in seguito. Il racconto di Seodong e Seonhwa era stato messo in discussione in precedenza e, d’altronde, il titolo stesso del libro Samguk yusa, “Memorabilia dei Tre Regni”, si accorda perfettamente con le avventure che vi vengono narrate e che sono, appunto, fantastiche.

Gli eventi di Baekje furono trasmessi oralmente e furono probabilmente drammatizzati per enfatizzare la rivalità col vicino stato di Silla. Alcuni pensano che la storia di Seodong e Seonhwa sia stata inventata da un gruppo di monaci che stavano cercando un tempio dopo la caduta di Baekje e volevano evidenziare la connessione fra il tempio Mireuksa e lo stato di Silla. (La trascrizione del testo in cinese che compare sulla lastra d’oro si trova nella pagina che si richiama cliccando qui.)

Il reliquiario da poco scoperto non risponde certamente a tutte le domande. Alcuni interpretano l’iscrizione affermando che questa significa che il tempio fu costruito dalla “regina di Baekje” e dalla “figlia di Sataek Jeokdeok”, e non che la regina di Baekje fosse la figlia di Sataek Jeokdeok. Il tempio Mireuksa era composto da tre sezioni, quella centrale, quella orientale e quella occidentale. Se il re Mu avesse avuto più di una moglie, è possibile che uno solo dei recinti sacri fosse costruito dalla figlia di Sataek Jeokdeok e che gli altri fossero costruiti da altre regine. A questo punto, però, la storia perderebbe molto del suo fascino.


Alcuni degli oggetti rinvenuti nello spazio riservato, all’interno della pagoda

Ciò non toglie che il canto di Seodong sia la poesia hyangga più antica della Corea e che abbia un alto valore letterario, e che per questo sia degna di essere ricordata. Il racconto poetico dell’amore dei due giovani sopravviverebbe comunque nelle menti dei coreani, anche se si arrivasse a provare che la regina Seonhwa non era, in effetti, originaria di Silla.


Tratto da varie fonti in Internet. Idea tratta dall’articolo “Riddle of the Relics from Mireuksa Temple Site”, in Korea Focus, vol.17, n.1, primavera 2009. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea Focus. La storia del re Mu è stata tratta dalla traduzione del Samguk Yusa di Tae-Hung Ha e Grafton K. Mintz, pubblicata dalla Yonsei University Press nel 1972, pagg. 142-143.

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© Valerio Anselmo