Barboncini coreani addestrati come fiuta-termiti


T

utti i visitatori di questo sito avranno sentito parlare di un cane tipico coreano, il Chindo, che si vede nella maggior parte delle case tradizionali coreane. Anche se il cane Chindo è il più famoso della Corea, questa pagina illustra invece le vicende e le doti di una razza di cani molto diversa, più simile a un barboncino di taglia media, più in particolare a un Briquet Griffon Vendéen. Il nome coreano di questo cane è sapsalgae (삽살개) che significa all’incirca “cane portafortuna”. Il nome, infatti, è formato da una prima parte “sapsal” che vuol dire "cacciare via gli spiriti maligni" e "gae" (dall’originale "kae") che significa "cane".


Due cani sapsalgae che riposano davanti a una parete lignea di un tempio

Si tratta di una razza che sembra essere stata molto comune in Corea fin dai tempi più antichi, tanto da essere rappresentata in molti dipinti popolari e buddisti. Questa razza di cani, però, ad un certo punto fu quasi completamente estinta a causa del fatto che, attorno agli anni 1940, il governo giapponese, durante la sua occupazione della Corea, ne usò la folta pelliccia per produrne cappotti e cappucci militari.

Dopo la guerra, alcuni professori dell’Università nazionale Kyungpook (경북대학교) di Daegu hanno cercato per decenni di ripristinarne la specie e ora, finalmente, il numero di questi cani è cresciuto fino a varie migliaia. A confermare l’avvenuto successo dell’Università Kyungpook e per garantirne la specie come autoctona, nel 1992 questo cane fu designato Monumento nazionale coreano numero 368.

“I cani sapsalgae sono calmi e docili in confronto con le altre razze e sanno stare attenti, focalizzati sul loro compito." dice Ha Ji-hong, presidente della Fondazione coreana Sapsaree e professore dell'Università nazionale Kyungpook.

Ma perché parliamo di questo cane in particolare? Pare che questo animale possieda un fiuto eccezionale che viene ora sfruttato per preservare al meglio molti monumenti antichi coreani. Vediamo come.

Molti dei monumenti antichi sono di legno

Oltre 320 dei 2.300 beni culturali ufficialmente registrati in Corea sono di legno e il legno, si sa, è in pericolo se viene colpito dal fuoco. Si ricorderà l’incendio doloso della Porta Namdaemun del febbraio 2008, o quello dei bellissimi padiglioni di Hamyang dell’ottobre 2003. Ma esiste una minaccia forse ancora più grave e distruttiva che è in grado di ridurre in polvere un edificio di legno se non si interviene tempestivamente: sono le termiti, che si annidano nel legno e lo mangiano dall’interno.

Il quotidiano La Repubblica il 14 ottobre 2011 riportava la notizia che la Corea del Sud aveva importato dall’Inghilterra tre cani springer spaniel, specificamente poi addestrati in Corea a ispezionare il legno e a scovare le termiti. Questi cani furono istruiti in modo tale da non danneggiare il legno: se vedevano o fiutavano le termiti, si dovevano limitare a sedersi davanti al punto critico e ad avvertire gli istruttori, senza provare a mordere o a scavare nelle colonne.

Secondo l’Amministrazione del patrimonio culturale (Cultural Heritage Administration), da dieci a venti beni culturali di legno vengono danneggiati dalle termiti ogni anno. Con il recente riscaldamento globale, la distruzione causata dalle termiti potrebbe diventare ancora più seria.

La suddetta Amministrazione ha finora studiato il danno causato dalle termini su tutti i beni culturali ogni cinque anni. Data la difficoltà di valutare il danno con la semplice osservazione, si sono utilizzati cani addestrati che riescono a individuare le termiti col loro finissimo fiuto.

La Corea si è ora accorta che le capacità dei cani sapsalgae indigeni, se bene addestrati, non sono solo pari a quelle dei cani importati dall’Inghilterra, ma superano quelle dei cani stranieri. "Normalmente questi animali hanno bisogno di un anno di addestramento per diventare dei perfetti cani fiuta-termiti." dice Kwon Ki-jin, funzionario dell’Istituto di ricerca in un’intervista concessa al settimanale Gonggam.

La procedura di addestramento è simile a quella che si usa per i cani anti-droga e anti-esplosivi e consiste nel mostrare ai cani gli insetti, poi nasconderli e stimolarli a trovarli. Nella città di Gyeongsan nella regione Gyeongsang del Nord un cane di due anni chiamato Dandy avvisa il suo istruttore fermandosi davanti a un blocco di legno e annusandolo. In quel blocco ci sono delle termiti che stanno mangiando il legno dall’interno.

L'Istituto di ricerca sui cani sapsalgae di Gyeongsan ha istruito fin dal luglio 2012 una razza di barboncini originari della regione Gyeongsang. I cani sono stati addestrati più e più volte a rispondere alle secrezioni emesse dalle termiti e, dopo quattro mesi di addestramento, già riuscivano a trovare facilmente le tane delle termiti.

Il problema è che attualmente vi sono soltanto tre cani fiuta-termiti nel paese, per cui ora se ne sta addestrando un altro. L’Amministrazione dei beni culturali intende addestrare un totale di sei cani fiuta-termiti. Normalmente, dopo che i cani hanno individuato le termiti, gli esaminatori si servono di sensori a ultrasuoni per confermare la presenza delle termiti e poi utilizzano dei pesticidi per ucciderle.

Un altro compito che si è assunto l’Amministrazione dei beni culturali è quella di addestrare anche dei cani da guardia per 160 importanti beni culturali in tutto il paese per prevenire crimini come gli incendi dolosi.


Tratto da “Sapsalgae train as termite-sniffing dogs”, pubblicato dal sito web governativo Korea.net in data 18 gennaio 2013. Testo di Limb Jae-un.

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo