Soggiornare in un tempio
Un invito a un mondo di tradizioni e armonia


I

templi coreani sono in armonia con la natura e lo stile di vita dei monaci è in accordo con la tradizione e la cultura orientale. “Soggiornare in un tempio” è un programma che apre le porte dei templi buddisti coreani, dove circa 10.000 monaci vivono e studiano. Questa iniziativa offre agli stranieri che visitano la Corea un assaggio della cultura coreana, della tradizione buddista e della spiritualità del mondo orientale.

I templi coreani sono i migliori depositi delle tradizioni del buddismo Zen (detto Sŏn in coreano) che ricerca l'illuminazione mediante la meditazione. Per gli ultimi mille anni, questi templi sono serviti da luogo di studio per i monaci e, per i buddisti, come luoghi in cui trovare la pace. La tradizione coreana è strettamente legata ai templi, tanto che la cultura buddista non è il retaggio del solo buddismo, ma rappresenta anche in buona misura la cultura tradizionale dello stesso popolo coreano.

A prova di ciò, la signora Joan Hubbard, moglie dell'ambasciatore americano in Corea e ammiratrice dei templi coreani fin da quando passò un fine-settimana presso il tempio Pusŏksa (a Yŏngju, nella regione Kyŏnsang-pukto), ha detto: “I templi coreani sono il luogo più indicato per fare contemporaneamente esperienza della cultura, della storia e dell'architettura coreana”.

La campana del tempio Chŏndŭngsa

L'ordine Chogye, rappresentativo del buddismo coreano, ha aperto ai visitatori locali e agli stranieri le porte dei templi che sono state un rifugio spirituale per i coreani negli ultimi 1700 anni. Dalle preghiere del mattino fino al pasto della sera, i visitatori non solo possono essere testimoni dell'addestramento dei monaci, ma possono anche farne essi stessi l'esperienza. “Soggiornare in un tempio” è un programma che comprende vari aspetti della vita che si riscontrano solo nei templi buddisti, come le preghiere, la cerimonia del tè, il fare riproduzioni su carta delle scritture buddiste, e l'addestramento al sunmundo, un'arte marziale meditativa.

Nei giorni 3 e 4 settembre 2003 la stampa australiana è stata invitata a un soggiorno nel tempio Naksansa a Yangyang, nella regione del Kangwŏn-do. Inoltre, l'ordine Chogye del buddismo coreano, con l'aiuto dell'associazione GOAL (Global Overseas Adoptees Link), ha invitato per quattro giorni con tre pernottamenti, nel periodo di Chusŏk, la festa più significativa della Corea che nel 2003 che si è svolta dal 10 al 13 settembre, 30 adottati coreani che avevano lasciato la Corea quand'erano giovani. Questo speciale programma di soggiorni nei templi buddisti ha permesso agli adottati di fare esperienza della cultura tradizionale del proprio paese natale e di ritrovare le proprie radici.

Giovani giapponesi prendono parte
al servizio buddista della sera

Inoltre, come parte di un programma di scambio di giovani fra Corea e Giappone, un gruppo di giovani giapponesi partecipava, per tre giorni con due pernottamenti dal 26 al 28 settembre 2003, a un soggiorno nel tempio di Chŏndŭngsa (Jeondeungsa) che si trova nell'isola di Kanghwado.

Chŏndŭngsa, che è situato all'interno della fortezza di Chŏngjoksansŏng, ha ospitato 100 turisti stranieri durante la Coppa del mondo FIFA 2002 ed è stato il tempio coreano più popolare fra quelli che facevano parte del programma “Soggiornare in un tempio” ed è ancora molto popolare fra i visitatori sia coreani che stranieri. Ciò a causa delle esperienze uniche che il tempio offre come parte del proprio programma, come, ad esempio, il metodo tradizionale di produrre il sale e le attività di stampa secondo il sistema antico.

I giovani imparano a preparare il cibo del tempio sotto la
direzione di Yi Yeo-yeong, sovrintendente di Kamnodang

Seguiremo ora a grandi linee il gruppo di ragazzi giapponesi che hanno fatto l'esperienza di soggiornare nel tempio Chŏndŭngsa.

I giovani, partiti dal Tower Hotel alle 10,30 la mattina del 26 settembre diretti verso il tempio, sono arrivati alle dodici e, dopo aver consumato il pasto di mezzogiorno, hanno ascoltato una presentazione orientativa sul programma “Soggiornare in un tempio”, seguita a sua volta, dalle 16 alle 18, da una visita guidata al tempio. La maggior parte dei templi coreani hanno centinaia d'anni di storia e di cultura e ogni particolare della loro struttura è stato costruito in accordo con la natura che lo circonda, cosicché ogni tempio ha un suo aspetto unico. Queste e altre informazioni interessano sempre molto i visitatori.

Dopo il pasto serale, alle 19 iniziava la preghiera della sera. Molti dei giovani del gruppo seguivano quel che faceva il monaco che li guidava, inchinandosi fino a terra o alzandosi in piedi e ripetendo gli inchini buddisti, altri invece si limitavano a osservare in silenzio.

Kyesong, il monaco capo del tempio di Chŏndŭngsa,
spiega alcune caratteristiche del buddismo

Dopo il culto, i giovani si dedicavano per due ore alla fabbricazione di lanterne di carta a forma di fiori di loto. Queste lanterne sono gli elementi più rappresentativi usati quando si fanno delle offerte al Budda.

Le lanterne tradizionali coreane furono fabbricate per la prima volta verso il settimo o l'ottavo secolo e vantano ben 1300 anni di storia. I giovani partecipanti avevano modo di osservare un certo numero di lanterne in mostra, dalle più tipiche a quelle più raffinate ed eleganti, e provavano anch'essi a costruire lanterne. I giovani visitatori terminavano il loro primo giorno di visita al tempio alle 22, ora di mettersi a letto.

I partecipanti fanno una passeggiata nei boschi al mattino presto

Il secondo giorno, 27 settembre, iniziava con la sveglia alle 4 del mattino e con il culto mattutino delle 5, quando tutti i monaci e i partecipanti del programma “Soggiornare in un tempio” si radunavano nella sala principale per una cerimonia in onore del Budda. Questa cerimonia solenne, effettuata nell'aria frizzante e nel buio del primo mattino, è intesa a ripulire la mente dai pensieri e dai desideri terreni. I partecipanti sbadigliavano in continuazione, ma congiungevano diligentemente le mani e si inchinavano, sbirciando di lato i vicini. Al momento della colazione tutti sembravano divertirsi, forse rinvigoriti dalla meditazione all'aria fresca del mattino e dalla camminata nel bosco.

I giovani terminavano la mattinata imparando a dipingere col pennello e con l'inchiostro di china, e poi spendevano il pomeriggio visitando il Museo Kimpo della cerimonia del tè, osservando i dolmen dell'isola di Kanghwa e ammirando gli oggetti raccolti nel Museo storico di Kanghwa. Dopo la preghiera serale, ascoltavano il pŏmp'ae, gli inni buddisti che sono stati conservati per oltre mille anni, e assistevano al sŭngmu, una forma di danza buddista.

Seok Do-hyeon insegna ai partecipanti a
dipingere con pennello e inchiostro di china

L'ultimo giorno, 28 settembre, i giovani ripulivano le loro celle e visitavano vari siti culturali dell'isola di Kanghwa, tornando poi al Tower Hotel alla sera. La maggior parte dei giovani si dicevano soddisfatti dell'esperienza.

Per visitare la sezione in inglese di un sito Web che presenta questo tempio, fare clic sulla seguente scritta sottolineata: http://www.koreatimes.co.kr/www/news/art/2008/08/203_26966.html.


Tratto da “Temple Stay”, in Pictorial Korea, novembre 2003. Testo originale di Min Byeong-hoon, fotografie Kim Sung-bae. Pubblicato con autorizzazione del Korea Information Service, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Korea.net.

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© Valerio Anselmo