Ttŏksal
Stampini per dolci di riso

Gli stampini per imprimere forme sui dolci non sono una specialità coreana: da centinaia d'anni sono presenti anche nella cucina occidentale e ogni paese ha i suoi modelli che chiama con un nome diverso. In Corea i disegni presenti su questi oggetti sono particolari e val forse la pena di riscoprirli come ha fatto questo articolo che abbiamo tratto da una recente rivista coreana.

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.


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dolci di riso, chiamati in coreano ttŏk () sono un elemento molto importante della cucina coreana. Gli attraenti disegni e le particolari forme impresse su questi dolcini sono un riflesso del senso estetico coreano. Lo strumento usato per decorare la superficie dei dolci è comunemente chiamato ttŏksal (떡살) in coreano, termine che fu usato per la prima volta durante il periodo Koryŏ (918-1392). Funziona come uno stampino o un sigillo e serve per imprimere il disegno sulla superficie cedevole del dolcino.

Anche se sembra essere nient'altro che un semplice utensile di cucina, il ttŏksal ha in sé un significato più profondo. In particolare, per i coreani del passato, un breve sguardo a uno di questi stampini era sufficiente a riportare alla memoria la propria casa e la propria famiglia. I disegni degli stampini ttŏksal rappresentavano, infatti, una specie di simbolo della propria famiglia. In particolare i disegni dei ttŏksal erano usati in occasione di vari eventi familiari.

Per esempio, il disegno di un pesce e di un banano decoravano di solito i dolcini preparati per la celebrazione dei “cento giorni” (백일 ) di un bambino, mentre un disegno che illustrava due pappagallini a simboleggiare la felicità dei due sposi o una coppia di pipistrelli simboli di buona sorte era impresso sui dolci per una cerimonia nuziale. Forme di animali come la carpa o la tartaruga, simboli di longevità, erano usate per i dolcini di riso preparati in occasione della celebrazione del sessantesimo compleanno. I ttŏk usati per eventi buddisti portavano impressi il disegno del loto, man (), e altri simboli buddisti.

Oltre a prestare attenzione al detto “un ttŏk non deve essere soltanto gustoso, ma deve anche presentarsi bene”, i coreani hanno dedicato tempo e sforzi per dare uno speciale significato a ogni circostanza in cui venivano serviti questi dolci. In sostanza, gli stampini per i dolci di riso sono un altro esempio della raffinatezza della cultura culinaria tradizionale della Corea.


Tratto da “Tteoksal”, in Koreana, vol.20, n.2, Estate 2006. Testo originale senza indicazione dell'autore. Fotografia di Seo Heun-kang. Ricerche bibliografiche a cura dell'autore del sito. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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© Valerio Anselmo