La Corea del Nord incarcera Tony Kim, un insegnante americano


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a Corea del Nord ha confermato mercoledì 10 maggio 2017 che sta detenendo un cittadino americano, dicendo che l'uomo ha commesso "atti criminali ostili con l'obiettivo di danneggiare il paese".
La comunicazione ufficiale da parte dell'agenzia nordcoreana KCNA è stata la prima conferma ufficiale dell'arresto avvenuto a fine aprile di Kim Sang-duk, noto anche col nome americano di Tony Kim.

Il signor Kim è stato arrestato all'aeroporto della capitale nordcoreana, Pyongyang, il 22 aprile mentre stava cercando di lasciare il paese. Il suo arresto ha portato a tre il numero di americani che si ritiene siano detenuti in Nord Corea.

Kim aveva insegnato contabilità presso un'università in Cina prima di recarsi a Pyongyang, dove ha insegnato in una scuola di pari grado. La detenzione del signor Kim arriva in un momento particolarmente teso nei rapporti tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord. Siccome il Nord ha condotto nelle ultime settimane test di missili balistici condannati, gli Stati Uniti hanno spedito un gruppo di portaerei nelle acque della penisola coreana come manifestazione di forza.

Come si è detto, Kim aveva insegnato contabilità presso l'Università Yanbian di Scienza e Tecnologia in Cina prima di andare a Pyongyang, dove ha insegnato per circa un mese in una scuola di pari grado, l'Università di Scienze e Tecnologie di Pyongyang, secondo Park Chan-mo, cancelliere dell'università.
L'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha dichiarato che il signor Kim era anche impegnato in lavori umanitari nel Nord, aiutando gli orfanotrofi nel nord-est del paese.

Il Nord è stato accusato di tenere detenuti alcuni americani con ciò che molti vedono come accuse dubbie per usarli come leva diplomatica. Si sa che almeno altri due americani sono detenuti nel paese.

L'anno scorso la Corea del Nord ha condannato uno studente americano Otto F. Warmbier a 15 anni di lavori forzati accusandolo di aver tentato di rubare un manifesto da un hotel a Pyongyang. Più tardi ha condannato un altro americano, Kim Dong-chul, a 10 anni di lavori forzati a causa di un non meglio precisato spionaggio e altri reati.

L'arresto effettuato sabato di Tony Kim (Kim Sang-duk), porta a tre il numero di cittadini americani attualmente in Corea del Nord. Gli altri due sono Otto F. Warmbier, di cui si è detto, e Kim Dong-chul. Poco, tuttavia, è noto sul caso di Kim Dong-chul, compreso il motivo per cui sia stato arrestato.

Ma le esperienze di altri americani che sono stati arrestati e alla fine liberati dalla Corea del Nord, spesso con l'aiuto di politici americani importanti, aprono la porta sulla rete dei campi di prigionia del regime segreto e sulle privazioni che vi si provano.

Laura Ling, una giornalista americana arrestata nel 2009, ha rivelato in un'intervista dopo la sua uscita, che "Era in una cella di circa 1,52 per 1,83 metri (5 x 6 piedi) e c'erano un paio di lamelle sulla porta. Non c'erano barre, quindi non potevi vedere fuori dalla cella, e se chiudevano quelle lamelle, l'interno della cella diventava completamente buio. Non c'era modo di comunicare con il mondo esterno".

Un altro prigioniero, Kenneth Bae, un missionario americano, ha detto nel suo promemoria "Not Forgotten", pubblicato dopo la sua uscita nel 2016, che veniva interrogato 15 ore al giorno "dalle 8 del mattino alle 10 o alle 11 di notte, ogni giorno per quattro settimane".

I tre americani ora detenuti in Corea del Nord si trovano lì in un momento di tensioni crescenti. I loro casi possono essere diversi, ma le circostanze in cui si trovano ora, come pedoni di un gioco geopolitico complesso, sono sorprendentemente simili.

Come si è detto all'inizio, l'anno scorso la Corea del Nord ha condannato lo studente americano Otto F. Warmbier a 15 anni di lavori forzati per aver tentato di rubare un manifesto da un hotel a Pyongyang. Più tardi ha condannato l'altro americano, Kim Dong-chul, a 10 anni di lavori forzati con l'accusa di spionaggio e altri reati non meglio specificati.
 


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© Valerio Anselmo