Park Geun-hye messa sotto accusa: è stato un cucciolo
a far cadere la presidente della Corea del Sud?



Ko Young-tae, medaglia d'oro nella scherma ai Giochi Asiatici
I
l signor Ko ha negato di avere una relazione con la confidente della presidente, Choi Soon-sil.

Lo scandalo politico che sta inghiottendo la Corea del Sud ed è culminato nell'impeachment della presidente Park Geun-hye, secondo un resoconto, è iniziato con un litigio a proposito di un cucciolo.

Con il suo bell'aspetto e la corporatura atletica degni di qualsiasi pop star della Corea del Sud, Ko Young-tae è stato oggetto di affascinamento pubblico per mesi.

L'ex schermidore nazionale è strettamente legato alla sessantenne Choi Soon-sil, la confidente presidenziale che deve ora affrontare accuse di corruzione.

Voci sul quarantenne Ko hanno saturato i media locali, che addirittura lo hanno etichettato come "toy boy (ragazzo giocattolo)" della signora Choi.

Ma questa settimana di fronte a una commissione parlamentare ha negato che fossero una coppia.

Poi, ha proceduto a raccontare la straordinaria storia di come un litigio lo avesse spinto a passare alla stampa le rivelazioni che hanno finito per portare all'impeachment della presidente.

Secondo il signor Ko tutto ha avuto inizio nel 2012, poco dopo che la signora Park era stata eletta presidente.

Il signor Ko, medaglia d'oro dei Giochi Asiatici, si era da tempo ritirato dalla scherma. Il suo lavoro quotidiano in quel momento era la gestione di una società di borse e abbigliamento chiamata Villomillo.

Un giorno un amico gli chiese di mostrare alcuni dei più recenti prodotti Villomillo a un misterioso acquirente.

"Il mio amico mi chiese di portare in un certo luogo alcuni prodotti nuovi e così ho fatto. È stato allora che ho visto la signora Choi per la prima volta", il signor Ko ha raccontato in un'udienza pubblica questa settimana.

Alla signora Choi piacque quello che vide, e lui iniziò a fornirle gli oggetti che sarebbero poi finiti nel guardaroba della signora Park.

Diede circa 40 borse di lusso in pelle di struzzo e pelle di coccodrillo, e 100 pezzi su misura di abbigliamento alla presidente.

Erano oggetti che costavano decine di migliaia di dollari, e la signora Choi pagò per tutti loro di tasca propria, secondo il sig Ko.

Ha negato con forza che lui e la signora Choi fossero una coppia. Ha detto che erano solo amici. Ma non ha negato che lei aveva fiducia di lui abbastanza per dargli appuntamento in due società con sede in Germania, che lei possedeva.

Come fornitore di stoffe non ufficiale della signora Park, il signor Ko iniziò anche a godere di fama e successo, soprattutto dopo che la signora Park fu vista indossare una borsa Villomillo nel 2013, secondo i media locali.

Il marchio attirò clienti famosi e il signor Ko divenne un membro della scena locale di intrattenimento, entrando addirittura a far parte di una squadra di baseball di celebrità chiamata Play Boys.

In forse una delle più straordinarie testimonianze sentite nella camera parlamentare della Corea del Sud, il signor Ko descrisse come tra lui e la signora Choi stesse fermentando qualche difficoltà.

L'affare del cucciolo

Nel 2014, la donna d'affari gli chiese di prendersi cura del cucciolo della figlia. Il signor Ko portò il cane a casa sua e poi lo lasciò lì mentre usciva a giocare una partita di golf.

Quando tornò, trovò la signora Choi nella sua casa, furiosa con lui per aver abbandonato il cucciolo. I due ebbero un "litigio enorme", ha detto.

Da quel momento in poi il loro rapporto è andato in discesa. "Mi ha trattato come uno schiavo, giurando molte volte che me l'avrebbe fatta pagare", ha detto nel suo racconto candido.

Arrabbiato e ferito, il Ko decise di vendicarsi comunicando alla stampa la relazione fra la signora Choi e la signora Park.

Lo scandalo si incentrò sulla stretta relazione tra la presidente Park e la signora Choi.

Nel corso dei mesi Ko raccolse prove del potere della signora Choi sopra l'amministrazione della signora Park, tra cui filmati CCTV della signora Choi che trattava gli aiutanti presidenziali come suoi servi personali. Alla fine consegnò queste prove a una emittente locale.

Poi, nel mese di ottobre, rilasciò un'intervista televisiva in cui diceva di presumere che la "cosa preferita" della signora Choi fosse quella di modificare i discorsi presidenziali della signora Park.

I giornalisti andarono a scavare più a fondo per trovare delle prove, e scoprirono un computer portatile contenente dei selfie della signora Choi e dei file di discorsi presidenziali.

La scoperta, insieme ad altre rivelazioni di rapporti d'affari presumibilmente sospetti della signora Choi, suscitarono l'indignazione pubblica e lanciarono un'inchiesta per corruzione di ampio respiro che intrappolò anche pezzi grossi aziendali e celebrità.

La signora Park più tardi ammise di aver dato alla signora Choi un accesso governativo inadeguato - anche verso i suoi discorsi - e si scusò. Ma negò le accuse di corruzione che i pubblici ministeri avevano stabilito.

La presidente è stata ora messa sotto accusa, mentre d'altra parte il signor Ko è visto come un eroe pubblico, salutato dai cittadini della rete per la sua "denuncia".

Un deputato durante un'audizione pubblica, l'ha perfino elogiato per "aver aperto il vaso di Pandora".

Alla domanda in parlamento se non temesse di opporsi alla signora Choi, la donna che riportava all'orecchio della presidente, il sig. Ko ha detto "No".

"Ero arrabbiato e non ho mai pensato a questa parte", ha dichiarato. "Non ho rimpianti."


Pubblicato il 7 febbraio 2017.

Torna all'inizio della pagina
© Valerio Anselmo