Ucciso il fratello del leader nordcoreano Kim Jong-un



Una delle rare fotografie del fratellastro di Kim Jong-un
K
im Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un, sarebbe stato assassinato in Malesia. Secondo le informazioni, di fonte sudcoreana, Kim Jong-nam sarebbe stato avvicinato all’aeroporto di Kuala Lumpur da due donne e poco dopo sarebbe crollato a terra e poi sarebbe morto durante il trasporto in ospedale.

L’agenzia stampa ufficiale di Seul, la Yonhap, cita fonti governative che non specificano le cause della morte. Ma la TV Chosun, rete via cavo, sostiene che il fratellastro del capo del regime di Pyongyang sarebbe stato avvelenato da due donne agenti dei servizi segreti nordcoreani.

Kim Jong-nam, nato presumibilmente nel 1971, era il primogenito di Kim Jong-il, il secondo dittatore della dinastia Kim, defunto nel dicembre 2011. Figlio della seconda moglie di Kim Jong-il e fratellastro di Kim Jong-un, era stato considerato anni fa il possibile successore, ma poi era caduto in disgrazia per i suoi comportamenti sconcertanti.

Per molto tempo designato erede di Kim Jong-il, perse i favori del padre dopo che nel 2001 fu scoperto di aver tentato di entrare in Giappone con un passaporto falso per visitare Disneyland. Da allora egli è vissuto in esilio, soprattutto a Macao.

Nel 2012, in un intervista a un giornale giapponese egli aveva sostenuto che se la Corea del Nord non avesse intrapreso un serio piano di riforme sarebbe andata “sempre di più vicino al collasso”.

Secondo alcuni analisti, se le due donne che l'hanno avvicinato erano nordcoreane, si tratterebbe effettivamente di un nuovo caso di assassinio dinastico nella vita di Kim Jong-un, dopo l’esecuzione dello zio, Jang Song-thaek, nel dicembre 2013.


Pubblicato il 14 febbraio 2017.

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© Valerio Anselmo