Zucche come recipienti

Nota: Cliccando su un carattere cinese studiato nelle scuole medie ne viene visualizzata la scheda.



Vari tipi di zucche, svuotate e fatte seccare, usate ancora normalmente in casa negli anni 1960 per attingere acqua o per conservarvi delle granaglie

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rima della comparsa dei moderni mezzi di trasporto, gli studiosi coreani, quando dovevano spostarsi, portavano con sé: un bastone da passeggio in bambù, un paio di scarpe di paglia di scorta e una mezza zucca svuotata e fatta seccare (bagaji 바가지) come recipiente. Lo studioso appendeva la zucca con una corda sul proprio soprabito tradizionale (chiamato dopo 도포 ). Così, a primavera, invece di chinarsi per bere, lo studioso poteva usare questa mezza zucca per attingere acqua e dissetarsi in modo dignitoso, confacente con il proprio stato sociale.

Un zucca è un prodotto della natura. Dopo che i semi di zucca sono stati seminati in primavera, i tralci crescono rapidamente, raggiungendo spesso la sporgenza del tetto. I fiori bianchi, che compaiono d’estate, alla fine appassiscono, lasciando il posto alle zucche che maturano in autunno. In passato le zucche venivano tagliate a metà, pulite raschiandone l’interno e poi esposte al vapore e lasciate asciugare. Le due metà della zucca erano usate come contenitori per trasferire granaglie o liquidi o per l’acqua da bere. Fra i tipi di zucche usate a questo scopo vi erano quelle rotonde e quelle a bottiglia, o “col manico” (chiamate horibyeong 호리병 da ).


La parte esterna del contenitore di cui si parla nel testo, con motivi floreali e fornito di un anello.

Col tempo, la zucca tradizionale usata come contenitore subì una trasformazione, in termini di forma, stile e materiale. Il recipiente a forma di zucca risalente all’ultima parte del periodo Joseon, illustrato nella figura a sinistra e in quella sottostante, è stato inciso nel legno e decorato in modo che, pur facendo le funzioni di una grossa ciotola, assomigliasse a una pesca. Sia che fosse stato ricavato da una zucca o che fosse stato creato artigianalmente, un contenitore di questo tipo aveva bisogno di un anello, in modo che vi potesse essere facilmente attaccata una corda.

Nelle cerimonie nuziali, il promesso sposo e la promessa sposa bevevano da due contenitori ricavati dalla stessa zucca. I due contenitori venivano poi appesi l’uno accanto all’altro sul muro della camera appena arredata della coppia, come simbolo della loro unione. In relazione con questa usanza, i genitori di una figlia che avesse raggiunto l’età adatta per il matrimonio seminavano dei semi di zucca, in anticipazione di un matrimonio per il quale avevano buone speranze.


La parte interna del contenitore del periodo Joseon, scavato nel legno e scolpito.

Anche il re usava consegnare la metà di una zucca a un generale che veniva inviato in una missione pericolosa, trattenendo l’altra metà per esprimere il desiderio che il generale tornasse sano e salvo e che potessero poi fare un brindisi con quella zucca. E, in realtà, a volte si è trovata una zucca fra i possedimenti di un generale superiore, fra cui il contenitore tipo zucca a forma di pesca del leggendario ammiraglio Yi Sun-sin (1545-1598) del periodo Joseon.

Oltre a ciò, in Corea, prima dell’avvento della plastica, si usava una gran varietà di contenitori di stili diversi e fatti di materiali vari: argilla, ferro, osso, bronzo, cuoio, conchiglia, carta e pietra.

Con la proliferazione degli oggetti di plastica, iniziata in Corea verso il 1967/68, i contenitori tradizionali ricavati da una zucca sono caduti in disuso. Vi sono, però, ancora alcuni coreani che apprezzano la grazia delle forme naturali, come quelle dei contenitori di zucca, usanza che permette a questa tradizione di sopravvivere. I coreani che amano le proprie valli e montagne sentono che non è corretto bere l’acqua fresca di una sorgente, finanche in una remota area boschiva, senza attingerla servendosi di una zucca come contenitore.


Tratto da “Gourd Dipped”, in Koreana, vol.23, n.2, estate 2009. Senza indicazione dell'autore del testo. Fotografia di Seo Heun-kang. Pubblicato con autorizzazione della Korea Foundation, che si riserva il copyright sull'intero contenuto della rivista. Riferimento: Koreana.

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